
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, il vicentino Joe Formaggio, ha espresso una ferma critica nei confronti della recente sentenza della Consulta che apre al riconoscimento dei figli nati da procreazione medicalmente assistita (PMA) all’estero da parte di entrambe le madri.
Secondo la Corte Costituzionale, infatti, ora i bambini nati con la PMA realizzata fuori dall’Italia potranno essere iscritti all’anagrafe come figli di entrambe le donne. Questa decisione ha dichiarato incostituzionale vietare il riconoscimento del figlio nato in Italia da PMA praticata all’estero alla madre intenzionale, oltre che a quella che ha partorito, ritenendo che ciò violi gli articoli 2, 3 e 30 della Costituzione. L’articolo 8 della legge sulla fecondazione assistita (la numero 40 del 2004) è stato dichiarato illegittimo nella parte in cui non prevede il riconoscimento dello stato di figlio anche della donna che ha espresso preventivamente il consenso e la correlata assunzione di responsabilità genitoriale.
Per Joe Formaggio, questa sentenza rappresenta una prevalenza dell’ideologia sui reali bisogni dei bambini. “La Consulta, con la sua sentenza, ha fatto sì che prevalesse un approccio ideologico nei confronti dei bambini”, ha dichiarato Formaggio, che ha aggiunto: “Questi hanno bisogno di una mamma e di un papà, non di sentenze volte a soddisfare i capricci di alcuni adulti”. Il consigliere ha riconosciuto che “ci possono essere delle situazioni in cui un bambino cresce solo con un genitore”, ma ha tenuto a precisare che si tratta di “eccezioni che confermano la regola naturale, e queste eccezioni non vanno colmate con sentenze artificiose in nome di un’ideologia”.
Formaggio ha concluso il suo intervento sottolineando l’urgenza di approfondire il tema della responsabilità genitoriale del donatore/genitore anche quando la fecondazione, illecita in Italia, è fatta all’estero. “Non si può pensare di sostituire un genitore ledendo il diritto del minore ad avere una figura maschile“, ha affermato, garantendo che “Fratelli d’Italia vigilerà con il suo Governo e i suoi amministratori presenti in tutto il territorio nazionale nella difesa della famiglia naturale, nonostante una Sinistra che ha ben poco da esultare”.
La posizione di Formaggio è pienamente allineata con quella espressa a livello nazionale da Fratelli d’Italia. Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia, ha infatti ribadito: “Ogni bambino ha una mamma ed un papà. Con la sentenza della Consulta di oggi, risulta ancor più urgente approfondire il tema della responsabilità genitoriale del donatore/genitore anche quando la fecondazione, illecita in Italia, venga fatta all’estero. Non si può pensare di sostituire un genitore, dunque il padre biologico, ledendo completamente il diritto del minore ad avere una figura maschile di riferimento”. Montaruli ha concluso: “Nel rispetto della Corte Costituzionale, come essa evidenzia, l’illegittimità non tocca la legge 40. Se diritto dei minori è quello di dover essere protetto, quello stesso diritto non può esonerare il padre biologico, ma rafforzare in Italia la sua responsabilità, i suoi diritti-doveri. Chi a sinistra esulta per il riconoscimento di diritti negati in Italia, non ha veramente a cuore le sorti dei bambini, a cui invece verrebbe negata la possibilità di avere un padre e una madre”.