L’8 Marzo “Lotto a Vicenza”, Corteo Transfemminista: “un giorno non ci basta!”

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A quattro anni dal primo sciopero transfemminista – è scritto in un comunicato di Non Una Di Meno Vicenza – la lotta globale delle donne e delle soggettività dissidenti trans e non binarie non si ferma e desidera riprendersi lo spazio che quotidianamente viene negato nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università, nelle case.

Il nostro obiettivo è costruire strategie e spazi comuni, a dispetto di chi ci vorrebbe confinati nelle nostre case, sempre e comunque un passo indietro. Nonostante le nostri voci si siano alzate forti negli ultimi anni, il cambiamento politico sociale e culturale tarda ad arrivare.

Nel mese di febbraio abbiamo assistito ad una strage di donne (6 vittime in una settimana) che sottolinea come, nonostante gli sforzi messi in campo da collettivi, case delle donne, centri antiviolenza e associazioni femministe, i femminicidi in italia restino una piaga strutturale ancora ben lontana dall’essere sconfitta.

D’altra parte, l’immaginario culturale che permane nella società rimane invariato e il linguaggio utilizzato nei mass media continua ad essere violento, colpevolizzante ed escludente, relegando le donne e le soggettività T e non binarie alla quasi totale invisibilità.
Vogliamo trasformare il nostro tempo in agitazione, per riempirlo dei nostri desideri e costruire insieme strategie comuni, a dispetto di chi ci vorrebbe isolat* nelle nostre solitudini.

Lo sciopero femminista e transfemminista è un atto politico di rifiuto della violenza in qualsiasi sua forma.

Quest’anno a Vicenza vogliamo scendere in piazza insieme a tutte le soggettività dissidenti che vogliono combattere per sovvertire la cultura dominante che è androcentrica, gerarchica, dualista e binaria sia nella separazione fra soggetti detentori di diritti e soggetti che ne sono privi, sia nei confronti dell’essere umano ritenuto “sfruttabile”, sia nei confronti degli animali, della natura e delle sue risorse.
Temi come quello della violazione dei diritti delle soggettività e della violenza sulle donne e di genere, del clima, dell’immigrazione, della guerra, sono anelli di una sola catena, chiamata capitalismo e patriarcato, che vogliamo spezzare.
Dobbiamo far emergere e riconoscere l’analogia tra lo sfruttamento delle soggettività, dei popoli, delle risorse e quello della natura e vedere le battaglie come interconnesse, rivolgendole verso una struttura patriarcale, capitalistica oppressiva.
L’intersezionalità è la chiave per riuscire a contestualizzare, combattere e sovvertire il sistema attuale.

Per questo l’8 Marzo a Vicenza scenderemo in piazza come Non Una Di Meno Vicenza insieme a Fridays For Future Vicenza – Italy e Welcome Refugees Vicenza, perché riteniamo che sia necessario sviluppare e creare momenti interconnessi di lotta, così da cominciare a spezzare uno ad uno gli anelli della catena che opprime la società odierna.
Vogliamo creare insieme la marea che agirà per far sì che il cambiamento strutturale avvenga e non ci fermeremo finchè questo non avverrà!

8 Marzo a Vicenza
Corteo ore 18:00
Piazza Castello

SCIOPERO TRANSFEMMINISTA GLOBALE
L’8 MARZO?
LOTTIAMO PER SPEZZARE LE CATENE DELL’OPPRESSIONE