La “rigenerazione” del quadrilatero di viale Milano parte da via Napoli con “The place to be”

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via Napoli

Nel giorno in cui il sindaco di Vicenza Francesco Rucco annuncia modifiche al regolamento sul commercio nel centro storico, anticipando quello che potrebbe essere il ritiro della tanto discussa ordinanza anti-Kebab fortemente voluta dall’assessore Giovine che non è riuscito a compiere la scalata verso il consiglio regionale, in via Napoli, nel cosiddetto quadrilatero di viale Milano, una delle zone del centro storico da riqualificare, si è discusso, con i ragazzi del progetto Scintilla ed Enaip, di una “rigenerazione urbana” per la zona. Hanno partecipato all’incontro Sophia Los, dell’ordine degli architetti, Antonella Valmorbida, segretario generale di Alda, Francesca Volpiana, presidente dell’Associazione Pampas, Giorgio Sbrissa, ceo di Enaip e Matteo Tosetto, vicesindaco di Vicenza e assessore ai Servizi Sociali.

Nel 2015 è nata l’idea, assieme alla compagnia teatrale la Piccionaia – ha spiegato la Los – di organizzare delle passeggiate urbane, i Silent Play, in cui i cittadini, partendo dalla sede dell’ordine degli architetti in viale Roma, attraversavano zone della città tra cui appunto il quadrilatero, ascoltando con delle cuffie la storia dei quartieri da un punto di vista architettonico e di chi ci vive. È un modo per mettere in gioco tutti i sensi e notare cose magari prima mai notate. Io non sapevo neanche dove fosse via Napoli, eppure c’è il negozio di parrucche, nella piazza segreta e recintato. Le città spesso hanno un lato A e un lato B – ha proseguito – il lato A è la facciata dei palazzi, il lato B è il retro, ma il retro non deve essere di Serie B, non deve essere necessariamente brutto, di solito c’è il giardino. Ma sarebbe bello aprire a tutti queste zone, anche se la gente ci vive, ci abita. Non possiamo avere tutti fronti. Viale Milano è stato costruito in un momento in cui Vicenza ha sognato di inserirsi in un contesto collettivo, culturale, moderno, ampio. Via Napoli è un retro misero. Chi progetta le città si è dimenticato cose vuol dire abitare la città”.

Il progetto di miglioramento della zona, ‘The palce to be’, è una sorta di patto sottoscritto anche dal vicesindaco Tosetto che prevede tra le altre cose l’abbellimento delle facciate degli edifici, la costruzione di piste ciclabili e vie alberate. Un punto che non è stato discusso ma che ci permettiamo di aggiungere, avendone parlato, è quello di sfruttare meglio il potenziale artistico e storico della zona grazie ai grandi personaggi che vi hanno abitato. Come si suol dire, se son rose fioriranno.