La Russa e Fascismo, Toscano (Psi Vicenza): “Nel rispetto della Segre e di tutti gli italiani, getti via il memoriale”

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la russa e fascismo
Giuseppe Maria Toscano, segretario provinciale del PSI Vicenza

Il nuovo presidente del Senato La Russa e i suoi rapporti con il Fascismo. Un tema che oggi è stato tirato in ballo da molti per via del legame della neoletta seconda carica dello Stato e il Ventennio mussoliniano.

A farlo anche Giuseppe Maria Toscano, segretario provinciale del PSI Vicenza che dopo aver citato le parole dette oggi in aula dalla senatrice Liliana Segre, presidente del Senato per la prima seduta di Palazzo Madama in quanto senatrice anziana, che ha parlato di Shoah e di coincidenze tra quanto avveniva in aula e fatti storici del passato: Shoah e Marcia su Roma.

“Così – dice Toscano – e con la fumata bianca nell’elezione del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, si è aperta la nuova legislatura. Eletto, l’ex missino, senza i voti di buona parte di FI, e con l’appoggio di alcuni senatori dell’opposizione.

Il passaggio del testimone, questa volta, è stato a dir poco unico: da una parte una vittima dell’Olocausto, dall’altra un senatore che non ha mai rinnegato i suoi apprezzamenti verso il Ventennio.

Sarebbe interessante sentire, in questa occasione, l’opinione di chi accetta di buon grado che il Presidente del Senato, seconda carica dello Stato, il cui testimone è stato passato da una vittima dell’Olocausto, tenga in casa cimeli d’ogni tipo che commemorano Mussolini.

Qui non si tratta di Resistenza e ritorno del Fascismo, chi ne parla si fa trascinare dalle emozioni e dalla fantasia, si tratta semplicemente di rispetto, di buonsenso. Il senatore La Russa rappresenta, da oggi, legittimamente, ci tengo a precisarlo, tutti gli italiani, compreso il sottoscritto: si regoli di conseguenza.

La Costituzione italiana, che gli permette di stare alla testa di quello scranno, è antifascista, ed è stata conquistata con la morte di migliaia di partigiani, con il sangue di tanti e tanti italiani.

La Segre, che ha presieduto la prima seduta, ha vissuto in prima persona l’umiliazione, la privazione di diritti, il rastrellamento, la deportazione, l’uccisione degli ebrei italiani, con il benestare del signore che La Russa tiene e vede giocoforza ogni giorno in casa.

Come sono compatibili questi due fatti? La Russa getti nel cestino quegli orrendi oggetti, si comporti da Presidente del Senato degli italiani, e non dei fascisti, che italiani e patrioti, per la contraddizion che nol consente, visti gli esiti del fascismo in Italia e vista la nostra Carta Costituzionale, non sono”.