La termografia attiva sui Papiri di Ercolano svela nuovi indizi su Zenone

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(Adnkronos) – Una svolta nell'indagine storico-filosofica è stata raggiunta grazie a una recente analisi sui papiri carbonizzati di Ercolano, conservati presso la Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli. La ricerca, pubblicata su Scientific Reports (Springer Nature) e condotta da studiosi dell'Università di Pisa e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ha svelato testimonianze inedite sulla vita di Zenone di Cizio, fondatore dello Stoicismo (circa 300 a.C.). I nuovi brani confermano l'immagine di un filosofo asceta: si accenna a una "debolezza fisica, dovuta con ogni probabilità ad un'alimentazione frugale," e a una sua "attitudine all'isolamento che lo portava a rifuggire dai banchetti," elementi che consolidano la sua immagine di asceta intento alla riflessione. Le scoperte sono il risultato dello sviluppo di tecnologie diagnostiche avanzate. Per la prima volta, un gruppo di ricercatori del CNR (Istituto di scienze del patrimonio culturale – Ispc, e Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti 'Eduardo Caianiello' – Isasi) ha applicato la termografia attiva sui testi carbonizzati. Questa tecnica è riuscita a creare un contrasto eccezionale tra la scrittura e il supporto, rendendo perfettamente visibili testi di vari rotoli altrimenti illeggibili a occhio nudo.  "La diagnostica non invasiva del patrimonio culturale si sta arricchendo di nuovi metodi avanzati… In questo contesto, la termografia attiva… si è dimostrata particolarmente efficace nell'analisi dei papiri carbonizzati di Ercolano," ha affermato Costanza Miliani, direttrice del Cnr-Ispc. Ivo Rendina, direttore del Cnr-Isasi, ha aggiunto: "L'applicazione ai papiri ercolanesi dimostra come tecniche d'imaging avanzate, opportunamente adattate al contesto storico-archeologico, possano restituire alla comunità scientifica e alla società un patrimonio di conoscenze rimasto finora inaccessibile." Gli esperimenti sono stati condotti nell'ambito del Progetto ERC Advanced Grant 885222-GreekSchools (https://greekschools.eu/), coordinato da Graziano Ranocchia del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa. Le nuove letture, in particolare quelle relative al papiro PHerc. 1018 contenente la Storia della scuola stoica di Filodemo di Gadara, hanno svelato dettagli controversi. Graziano Ranocchia ha spiegato che la famosa opera di Zenone, La Repubblica, "viene descritta come moralmente discutibile poichè vi si raccomandano pratiche sessuali e sociali considerate imbarazzanti." 
Zenone, di origine fenicia, era anche "oggetto di scherno per la sua scarsa padronanza della lingua greca, segno del disprezzo dei greci verso gli stranieri non di lingua greca." Nonostante questi aneddoti che lo ritraggono deriso e "accusato di infastidire i giovani con le sue chiacchiere e rimproveri," si conferma che alla sua morte, per la sua "grande rinomanza filosofica, gli furono tributati solenni funerali pubblici."  L'applicazione delle nuove tecnologie non ha solo arricchito le informazioni su Zenone (la nuova edizione della Storia della scuola stoica contiene il 10% in più di testo greco), ma ha anche ridefinito la vera natura di altri papiri della Villa dei Papiri di Ercolano: PHerc. 1508: non è una storia della scuola pitagorica, come si credeva, ma si è rivelata essere una biografia dei medici greci, tra cui Acrone di Agrigento. La nuova edizione contiene il 45% di testo greco in più. PHerc. 1780: si è rivelato essere una raccolta di testamenti di esponenti della scuola epicurea, e non una storia della scuola. 
Silvia Scipioni, direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, ha espresso soddisfazione per il fatto che le nuove tecnologie "consentono la ricostruzione di ampie porzioni di testo prima illeggibili senza alcun deterioramento dei papiri, conciliano dunque perfettamente le fondamentali esigenze di tutela di questi materiali con quelle, altrettanto importanti, dello studio e della ricerca." 
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