PALERMO (ITALPRESS) – “Questa città ha una memoria ancora nitida del 3 settembre 1982: fu un fatto tragico, perché colpì un servitore dello Stato già impegnato nella lotta alle Brigate rosse e inviato qui per contrastare un fenomeno mafioso tracotante è insopportabile. La memoria di Dalla Chiesa viene conservata e proposta soprattutto ai giovani nelle scuole e nei luoghi di dibattito: queste cerimonie sono doverose, ma deve esserci una pedagogia educativa della storia e del valore della lotta alla mafia per rafforzare le istituzioni e la nostra comunità, attraversata qui come altrove da tanto disagio e da alcuni momenti di illogica violenza”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, presente alla cerimonia per il 43esimo anniversario dell’eccidio di via Carini, in cui persero la vita il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’autista Domenico Russo. xd8/vbo/azn
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