L?Arma pro Città della Speranza, il Generale Carmine Adinolfi: “mai perdere la speranza”

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?Never lose hope. Mai perdere la speranza? – è l’incipit del comunicato di presentazione – è il titolo del libro, scritto da Carmine Adinolfi, Generale di Corpo d?Armata in congedo, che sarà presentato lunedì 12 novembre alle ore 11 a Palazzo Ferro Fini a Venezia (Sala Cuoi). Oltre all?autore interverranno Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Stefano Galvanin e Stefania Fochesato, rispettivamente presidente e referente del fundraising della Fondazione Città della Speranza. A quest?ultima, infatti, saranno devoluti i proventi della vendita del volume edito da Laurus.

Domani pomeriggio alle 15.30, invece, il volume sarà presentato al Circolo Ufficiali di Padova, dove prenderanno la parola, tra gli altri, il Comandante della Legione Carabinieri ?Veneto?, Generale di Brigata Giuseppe La Gala, e la prof.ssa Antonella Viola, direttore scientifico dell?Istituto di Ricerca Pediatrica.

?Il progetto, che sta toccando numerose città italiane grazie anche al supporto del Comando Generale dell?Arma dei Carabinieri che segue con grande attenzione le iniziative a favore dei più deboli, sta portando ad una significativa e capillare sensibilizzazione su un tema di estremo interesse sociale, quello della ricerca sulle patologie tumorali pediatriche, e sulla necessità di sostenerla?, afferma il Gen. Adinolfi.

?Never lose Hope? consta di sei racconti ambientati negli Anni Cinquanta in un piccolo paese del Trentino, dove, in pochi mesi, una serie di fatti allarmanti turba la tranquilla quotidianità degli abitanti, abituati a condurre una vita semplice. Ne emergono personaggi depositari di una saggezza fatta di atti, parole e sguardi che, con un?ottica investigativa e un pizzico di ironia, porta alla conclusione dei ?casi?. Un affresco sociale davvero sorprendente e particolareggiato, supportato da uno stile agile e coinvolgente.

Il libro (174 pagine, Euro 12,00) è acquistabile sul sito www.laurus.tv. Il ricavato sarà devoluto, in minima parte, anche a Onaomac, l?ente che cura gli orfani dei militari dell’Arma.