Lavoro, ad Arzignano “passa lo straniero”: sono immigrati oltre il 37% degli assunti nel 2024, record in provincia di Vicenza

Cisl apre dal 1. luglio lo sportello STAI per le pratiche di cittadinanza, per potenziare l'offerta dello sportello STAI di Vicenza, in un territorio dove i lavoratori stranieri hanno un ruolo strategico per l’economia locale

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Arzignano, lavoratori Stranieri
Alta la percentuale di lavoratori stranieri ad Arzignano (foto della zona industriale da Wikipedia)

Ad Arzignano passa lo straniero, ed è un bene, per lo meno dal punto di vista del mercato del lavoro: la percentuale di lavoratori stranieri regolarmente assunti nella città del Grifo fa segnare un dato record. I numeri relativi alle assunzioni del 2024 presso il Centro per l’Impiego di Arzignano evidenziano come oltre un terzo delle nuove assunzioni riguardi lavoratori stranieri, con una percentuale del 37,8%. Un dato che supera nettamente la media provinciale del 24% e quella della città di Vicenza, che si attesta al 22%. Anzi, anche confrontando con l’altro Centro per l’Impiego dell’Ovest Vicentino, quello di Valdagno, dove la percentuale si ferma al 20,8%, si comprende quanto Arzignano sia un punto di riferimento significativo per l’integrazione nel territorio. Perché è vero, non è solo una frase di comodo che maschera razzismi e intolleranze: se uno straniero ha la sicurezza di un lavoro regolare, gli risulta più facile accedere ai servizi e integrarsi nel tessuto sociale.

Ad elaborare i dati è stato il Centro Studi Cisl Vicenza in occasione dell’attivazione, dal 1. luglio 2025, di un nuovo sportello STAI presso la sede Cisl di Arzignano. Lo sportello, aperto tutti i martedì mattina su prenotazione, rappresenta un tassello fondamentale nel progetto di rafforzamento dell’assistenza ai lavoratori stranieri. Valentina Ardinghi, referente del progetto presso la Cisl, sottolinea come questa iniziativa vada ad ampliare i servizi già offerti dalla sede di Vicenza, offrendo assistenza a costi contenuti per pratiche di cittadinanza e, nel tempo, puntando a costruire un sistema integrato di orientamento, formazione e inserimento lavorativo. La presenza di uno sportello dedicato si inserisce in un contesto di attenzione crescente alle esigenze di una comunità straniera sempre più radicata sul territorio.

cassa integrazione vicenza
Raffaele Consiglio, segretario generale Cisl Vicenza

Franco Balzi, coordinatore del progetto STAI, spiega che il nome stesso dell’iniziativa, Sinergie Territoriali di Accompagnamento all’Inclusione, evidenzia l’approccio di rete e collaborazione che si vuole promuovere. La presenza di un servizio dedicato all’integrazione in un territorio come l’Ovest Vicentino, dove il ricorso alla manodopera straniera è particolarmente intenso, rappresenta una risorsa strategica per tutta la collettività. In un’epoca in cui la carenza di personale si fa sempre più acuta, questo approccio si rivela fondamentale. Raffaele Consiglio, segretario generale della Cisl Vicenza, evidenzia come le analisi del Centro Studi abbiano messo in luce un problema di fondo: il rischio di una futura carenza di lavoratori a causa dell’invecchiamento della popolazione e della difficoltà di attrarre nuovi residenti provenienti da altri territori. La presenza di lavoratori stranieri si configura come elemento essenziale per garantire la continuità dei servizi e la vitalità economica locale, rendendo prioritario facilitare le domande di cittadinanza e trattenere i lavoratori già presenti.

L’area dell’Ovest Vicentino si distingue anche per una significativa presenza di residenti stranieri, che costituiscono l’11,7% della popolazione totale, una quota superiore sia alla media provinciale (9,4%) sia a quella regionale (10,5%). Sono circa 17.682 gli stranieri residenti in questa zona, pari al 22% di tutti gli stranieri del Vicentino. La presenza straniera si manifesta con una età media sensibilmente più giovane rispetto agli italiani (34,1 anni contro 46,8), e anche inferiore rispetto alla media provinciale degli stranieri (35,7 anni). La giovane età e la forte presenza di alcune comunità specifiche, come quella indiana e bangladese, sottolineano la funzione di questo territorio come punto di riferimento per insediamenti di gruppi nazionali particolarmente concentrati. In effetti, l’Ovest Vicentino ospita il 74% degli indiani residenti in tutta la provincia, il 46,5% dei cittadini del Burkina Faso e il 46,3% dei cittadini del Bangladesh, a testimonianza di un insediamento stabile e radicato di alcune comunità.

Questo quadro si riflette anche sui flussi migratori: nel 2024, i nuovi immigrati in questa zona sono stati 1.120, pari al 24% di tutti gli immigrati provenienti dalla provincia di Vicenza, mentre gli emigrati stranieri sono stati 127, in calo rispetto alla media provinciale dell’18,6%. La capacità attrattiva di questa zona si traduce anche in un processo di integrazione avanzato, come testimonia il consistente numero di cittadini stranieri che ottengono la cittadinanza italiana: nel 2024 sono state 1.680 le persone che hanno acquisito il documento, pari al 28,2% delle iscrizioni complessive in provincia.

A differenza del dato provinciale, che vede ai primi posti come provenienza dei lavoratori Romania e Serbia, le nazionalità predominanti nell’Ovest Vicentino sono India, Bangladesh e Burkina Faso. Il rapporto tra stranieri residenti e comunità di origine evidenzia che, ad esempio, il 74% degli indiani del Vicentino vive nell’Ovest, confermando il ruolo di questa area come polo di insediamento per alcune nazionalità. La presenza di questi gruppi si traduce anche in un’alta percentuale di occupazione: il Centro per l’Impiego di Arzignano assorbe il 21% delle assunzioni di stranieri della provincia, seconda solo a Vicenza, e il 4% presso il CPI di Valdagno.

L’elemento più significativo riguarda la quota di stranieri sul totale delle assunzioni: ad Arzignano, quasi il 38% delle nuove assunzioni sono di cittadini stranieri, un dato che evidenzia un forte livello di integrazione nel mercato del lavoro locale. Settori trainanti sono le attività manifatturiere, dove nel 2024 sono state assunte 1.230 persone di origine straniera, rappresentando il 25,9% delle assunzioni totali, e le attività agricole, con 455 assunti stranieri e una percentuale che raggiunge il 56,5% delle nuove assunzioni nel settore. Anche nelle costruzioni (295 assunti) e nei servizi di logistica e ricettività, le percentuali di occupazione straniera sono elevatissime, rispettivamente 38,3% e 35,3%. In particolare, nel settore manifatturiero, i lavoratori stranieri hanno un ruolo fondamentale nelle produzioni alimentari (46,2% delle assunzioni), nella concia (42,1%) e nella metallurgia (32,1%), contribuendo in modo decisivo alla continuità di molte filiere produttive.