Lazio terza regione più green d’Italia dopo Campania e Lombardia per risparmio di CO2 grazie al Second Hand Effect

Azzerato l’impatto di quasi 78.000 laziali grazie alla compravendita dell’usato su Subito. Quasi 570.000 tonnellate di CO2 risparmiate, ma anche 32 mila tonnellate di platica, 20,5mila di alluminio e 215 mila di acciaio. Lazio prima regione in Italia per valore generato dall’economia dell’usato: € 2,6 miliardi, l’11,3% sul totale italiano

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Second Hand Effect

Acquistare e vendere prodotti di seconda mano è una forma di economia circolare in grado di produrre un impatto economico rilevante. Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy condotto da Doxa* per Subito, nel 2020 la compravendita di usato in Lazio ha generato un volume di affari di 2,6 miliardi di euro, l’11,3% sul totale italiano, facendo posizionare la regione al primo posto a livello nazionale per il valore generato dalla second hand, prima di Campania al secondo posto (2,4 miliardi di euro) e Lombardia al terzo (2,3 miliardi di euro). Guardando al guadagno, invece, chi ha venduto oggetti usati nel Lazio ha guadagnato in media 875€ all’anno a testa.

Oltre alla rilevanza economica, la second hand ha un impatto ambientale forse ancora più importante. Ipotizzando infatti che per ogni oggetto usato comprato venga evitata la produzione del corrispettivo nuovo, e per ogni oggetto venduto venga evitata la sua dismissione in discarica, è possibile risparmiare al pianeta costi ambientali calcolabili sia in termini di emissioni di CO2 sia di materie prime risparmiate.

In questo scenario si inserisce la Ricerca Second Hand Effect, condotta per il sesto anno dall’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL), che ha quantificato l’impatto ambientale della compravendita dell’usato su Subito,piattaforma n.1 in Italia per vendere e comprare in modo sostenibile, con oltre 13 milioni di utenti unici mensili**,capace di determinare, grazie all’utilizzo del metodo LCA, il risparmio in termini di emissioni di CO2 e di materie prime.

Il Lazio si conferma anche quest’anno al terzo posto tra le regioni più green d’Italia grazie a un risparmio di quasi 570 mila tonnellate di CO2 grazie agli oltre 2 milioni gli oggetti venduti su Subito nella regione nel 2020. Un risparmio di emissioni nocive che corrisponde al 10,5% del totale italiano facendo posizionare il Lazio al terzo posto, dopo la Campania e la Lombardia.

Cosa significa risparmiare quasi 570 mila tonnellate di emissioni nocive?

Considerando il risparmio generato dalla compravendita di usato della regione Lazio, risparmiare 570 mila tonnellate di CO2 significa azzerare l’impatto ambientale di quasi 78 mila laziali (77.686 per la precisione).  IVL stima, infatti, che l’impronta ambientale media di un italiano sia di 7,3 tonnellate di CO2 l’anno.

Pensando a un viaggio, invece, quasi 570 mila tonnellate di CO2 equivalgono a 8 milioni di voli a/r tra Milano– Roma. Oppure alle emissioni dovute alla produzione di 8,2 milioni di biciclette o di quasi 3 milioni di divani. Ma anche 2 milioni di PC portatili, 41,7 milioni di sneakers o 900 milioni di chili di pasta o pari alla produzione e al riciclo di 10 milioni di iPhone 11.

Comprando e vendendo usato, non si evitano solamente le emissioni di anidride carbonica ma anche l’utilizzo di materie prime come plastica, alluminio e acciaio. Nel 2020, la compravendita su Subito in Lazio ha fatto risparmiare così ben 215.824 tonnellate di acciaio, 20.541 tonnellate di alluminio e infine 32.373 tonnellate di plastica.

Andando ad analizzare le categorie di oggetti che hanno permesso di generare un maggior “Second Hand Effect” in Lazio, troviamo in prima posizione i Motori con ben 498.732 tonnellate di CO2 risparmiate, seguiti da Casa e Persona con 52.484 tonnellate di CO2 ed Elettronica con 22.886 tonnellate di CO2. Chiude invece Sport e Hobby con 2.667 tonnellate di CO2.


CAMPIONE E METODOLOGIA

La ricerca prende in considerazione solamente gli annunci pubblicati su Subito dagli utenti privati, mentre sono stati esclusi gli annunci pubblicati dalle aziende e relativi alle categorie servizi, animali e immobiliare. Tutti i dati d’impatto ambientale relativi agli annunci e alla gestione aziendale sono stati quindi inseriti nel calcolatore delle emissioni di anidride carbonica creato da IVL, permettendo la quantificazione dei potenziali effetti positivi sull’ambiente al netto delle emissioni aziendali.

L’analisi del ciclo di vita è un metodo di ricerca scientificamente riconosciuto e utilizzato per calcolare l’impatto ambientale che si basa sull’assunzione che ogni prodotto usato venduto sostituisca la produzione di un prodotto equivalente nuovo e la gestione della dismissione del prodotto stesso. Per elaborare i dati di impatto ambientale relativi all’estrazione e alla produzione dei materiali e al processo di smaltimento, l’IVL ha creato una partizione dei materiali basata sulla composizione media degli oggetti presenti nelle diverse categorie della piattaforma. Ad esempio, un divano è mediamente formato da: 30% legno, 11% acciaio, 18% polipropilene, 20% poliuretano, 10% poliestere, 7% cotone, 3% pelle, 1% lana. Per ogni bene è stato calcolato l’impatto ambientale derivante dall’estrazione della materia prima, dalla lavorazione dei materiali di cui è composto e dal processo di dismissione. Successivamente il totale è stato comparato in chilogrammi equivalenti di diossido di carbonio (CO2e). Il valore attribuito all’oggetto è stato convertito in base alla composizione della partizione dei materiali e ad ogni partizione è stato associato un quantitativo di materiale (plastica, acciaio e alluminio) e di emissioni in chilogrammi di CO2.

Nel calcolo effettuato è stato tenuto conto anche dell’impatto ambientale che deriva dal trasporto degli oggetti tra venditore e compratore – con una stima per eccesso (molte compravendite avvengono in prossimità e con scambio a mano) di 44 km per annuncio. Inoltre, è stato preso in considerazione anche l’impatto ambientale negativo che deriva dalle attività svolte dall’azienda. Le voci considerate sono il consumo di energia elettrica dei server e degli uffici e gli spostamenti di lavoro. Il risultato finale è al netto degli impatti negativi aziendali.

*Osservatorio Second Hand Economy 2020 condotto da BVA Doxa per Subito nel marzo 2021 su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 1.001 interviste CATI (Computer Aided Telephone Interviews) + 1.002 interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing)

**Fonte Audiweb Total Digital Audience 2019


Subito

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