Liceo Economico Sociale (LES): lo difendono Unione Popolare, Alessandra Moretti (PD), Daniela Sbrolini (IV) e I docenti di “Salviamo il LES”

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Liceo Economico Sociale (LES)
Liceo Economico Sociale (LES)

Il Liceo Economico Sociale (LES), percorso liceale apprezzato da studenti, genitori ed insegnanti rischia di essere sostituito dall’anno scolastico 2024-2025 dal nuovo Liceo del Made in Italy che andrebbe ad affiancare il già esistente indirizzo professionale Industria e Artigianato per il Made in Italy, presente in Veneto ad Asiago.

Unione Popolare, da sempre al fianco di studenti ed insegnanti, ritiene un errore cancellare il LES che favorisce una formazione completa ed approfondita,  indispensabile per comprendere la società contemporanea. La sostituzione del LES comporterebbe, oltre alla perdita di una buona offerta formativa, anche la perdita di posti di lavoro degli insegnanti di Scienze Umane, materia caratterizzante l’indirizzo e fondamentale per comprendere la realtà attuale.

Chiediamo pertanto che il governo non proceda in tal senso ed ascolti le richieste del mondo della scuola che in questi giorni ha manifestato per difendere l’indirizzo affiancato dalle famiglie degli studenti.

Unione Popolare Vicenza


Licei Economico Sociali. Moretti «Faremo di tutto per fermare una riforma dannosa, nazionalista e retrograda»

«Faremo un’opposizione durissima alla svolta reazionaria e nazionalista del governo Meloni che ora tocca la scuola e gli indirizzi degli istituti superiori. Il governo intende archiviare la positiva esperienza dei licei economici e sociali e sostituirla con imprecisati licei del Made in Italy. Le nostre studentesse e i nostri studenti di tutto hanno bisogno tranne che di un essere messi a bagnomaria nella retorica nazionalista. La scuola deve aprire le menti, sviluppare il senso critico e offrire strumenti di comprensione della realtà che li mettano in relazione con gli altri. Interesserò da subito la segretaria del Pd, Elly Schlein, perché il Parlamento bocci senza appello l’iniziativa del governo». Lo afferma l’eurodeputata del Partito democratico Alessandra


Scuola, Sbrollini: capisco lo sconcerto, attenzione alla riforma dei Les

“Cambiare continuamente l’indirizzo scolastico crea sconcerto e preoccupazione tra studenti, famiglie e insegnanti. Lo capisco molto bene, come politica e come mamma.  La proposta di cancellazione del Les (liceo economico-sociale) sta alimentando polemiche a non finire.  I licei economici sociali istituiti nel 2010 dall’allora ministro Gelmini come opzione del liceo delle scienze umane, hanno generato molto interesse anche nella nostra città. La nascita del liceo Made in Italy (ma la stessa maggioranza non vorrebbe vietare gli slang anglofoni?) comporterebbe la fine dei Les. Credo occorra riflettere bene”.

Così la senatrice di Italia Viva – Azione Daniela Sbrollini commenta le proteste e i flashmob vicentini.

“Non voglio entrare nel merito della riforma perché non ho ancora elementi sufficienti per commentarla. Forse porta soluzioni buone, forse può essere migliorata. Il problema è che svoltare programmazione ogni dieci anni è complicato per i ragazzi che devono scegliere, per la scuola che deve organizzarsi, per i professori che devono riformarsi. Insomma, se va fatta, la riforma deve tenere conto di queste difficoltà che introduce”.


Tredici anni di arricchimento per studenti e docenti, di grande impegno per far decollare il LES, come amiamo per brevità chiamare l’opzione Economico-Sociale del Liceo delle Scienze Umane, anni densi di dedizione e creatività, determinazione e soddisfazione mediante cui, giorno dopo giorno, il LES è stato compreso, apprezzato e ha fornito un solido bagaglio culturale ai nostri ragazzi pronti per il loro nuovo percorso universitario.

Tredici anni che, con un colpo di spugna, la bozza del nuovo Ddl del Liceo del Made in Italy, ha vanificato, prevedendo la CANCELLAZIONE DELL’OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE per le classi successive alla prima dall’a.s. 2024-25.

Perché salvare il LES?

  • La nascita del Liceo Economico-Sociale ha colmato un vuoto nella scuola italiana proponendo un percorso liceale, centrato sulle discipline economiche, giuridiche e sociali, già presente nei sistemi scolastici europei, attento alla comprensione delle rapide trasformazioni economiche, sociali, culturali e ambientali del mondo contemporaneo. L’attuale contesto ha accentuato tali caratteristiche ponendo il LES in una posizione centrale e ancor più necessaria all’interno dell’offerta formativa del nostro Paese;
  • è il Liceo della contemporaneità che conduce i nostri ragazzi a comprendere il presente mediante le materie d’indirizzo arricchite dal nostro patrimonio storico-culturale. Permette loro di agire da protagonisti, di non essere sopraffatti dalla complessità attuale e di proseguire gli studi con una solida base culturale;
  • l’identità del LES è stata costruita mattone su mattone attraverso un impegno profuso soprattutto da noi docenti che abbiamo colto le grandi potenzialità di un indirizzo che sa intercettare nuovi bisogni formativi con una didattica innovativa e uno stile di insegnamento adeguato al contesto socio-economico. Il percorso del Liceo Economico-Sociale e la determinazione della sua identità, inoltre, sono stati sostenuti nel tempo da associazioni di economisti come l’AEE Italia, la Fondazione Rosselli e le Università con le quali si sono instaurati rapporti di intensa collaborazione per costruire curricoli verticali volti a favorire l’ingresso degli studenti nel mondo universitario;
  • un’intensa attività di ricerca, di progettazione e di sperimentazione ha generato una didattica innovativa, che si evince anche dal quadro orario che impone interdipendenza tra saperi, fra colleghi e fra studenti: le azioni didattiche che favoriscono tale approccio stimolano nei nostri studenti competenze trasversali molto apprezzate in ambito accademico e professionale: capacità di lavorare in gruppo, di comunicare efficacemente, di progettare, di mediare e negoziare, di resilienza, di agire proattivamente e di risolvere problemi.
  • noi docenti del LES abbiamo stabilito un patto con i nostri studenti, mostrando le potenzialità e la solidità del loro percorso scolastico, ma ora pare li si debba tradire e abbandonare. Quasi quattrocento LES verranno svuotati perché la bozza del Disegno di legge stabilisce che, a partire dalle classi prime funzionanti nell’anno scolastico 2024/2025, l’opzione economico sociale del percorso del Liceo delle Scienze Umane di cui all’articolo 9, comma 2, del decreto del PdR 15 marzo 2010, n. 89 si fonderà nel percorso liceale Made in Italy cancellando il LES e la sua peculiarità;
  • l’identità del LES diverge radicalmente dall’identità del Liceo made in Italy che traspare dalla proposta perché poggia in particolare sul connubio tra Scienze Giuridiche ed Economiche e Scienze Umane. Il LES è l’unico Liceo che prevede lo studio liceale quinquennale delle Scienze Giuridiche ed Economiche, utile per sviluppare competenze disciplinari specifiche, per saper padroneggiare le principali teorie economiche e giuridiche e per favorire uno sguardo profondo sul mondo economico, aperto anche alle sue ricadute etiche e sociali. Le Scienze Umane sono un grappolo di discipline volte a soddisfare il bisogno di conoscere e comprendere noi stessi e la realtà che ci circonda: l’antropologia culturale, la psicologia, la metodologia della ricerca sociale e la sociologia offrono nei cinque anni uno sguardo ampio per leggere, interpretare e affrontare consapevolmente i processi di trasformazione sociale, sempre più complessi, delle nostre società globalizzate;
  • la bozza del DDL del Liceo made in Italy elimina dal quinquennio Scienze Umane e dal triennio Scienze Giuridiche. Le Scienze Umane sono il motore del LES, il collante tra le diverse materie nell’ottica di un approccio interdisciplinare e promuovono il pensiero ragionato. L’asse economico senza le Scienze Umane e le Scienze Giuridiche si svuoterebbe, diventando solo tecno-centrato perdendo il suo ampio respiro.

Siamo fermamente convinti, dunque, che il Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale, un indirizzo a carattere europeo, corrisponda alle esigenze del nostro tempo, rappresenti un valido ed efficace ampliamento e un elemento di grande rilevanza dell’offerta formativa per le giovani generazioni. Il LES è oggi uno dei pochi Licei in costante progressione, come confermato dai suoi tassi di crescita (la scelta dell’opzione Economico-Sociale è passata nel 2021 dal 2,7% al 3,2% , al 3,4 % nel 2022 ed al 3,9% nel 2023) e dal rapido aumento del suo consenso nelle varie realtà locali, grazie anche all’orientamento in ingresso che ha animato il solido e valido progetto iniziale.

Noi docenti, per le ragioni sopra esposte, per responsabilità verso i nostri studenti e le loro famiglie, chiediamo con forza di SALVARE questa preziosa risorsa del sistema formativo italiano.

I docenti di “Salviamo il LES”