Liste d’attesa quasi azzerate in Veneto, Boron: “Ma hanno mai chiamato un Cup?”. Zanoni: “È rassegnazione, non efficienza”

156
sanità, Ugl Pensionati Veneto propone codice argento per pensionati liste d'attesa

La Sanità Veneta e le liste d’attesa, qual è la situazione? Le dichiarazioni del presidente della Regione Veneto Luca Zaia che parlano di una sanità capace di erogare 17 milioni di prestazioni ambulatoriali l’anno e di ridurre drasticamente i pazienti in lista d’attesa, hanno suscitato una reazione sarcastica dal consigliere regionale del Gruppo Misto Fabrizio Boron che ha chiesto: “Ma hanno mai contattato un Cup o hanno mai visto uno sportello CUP?”. Domanda retorica cui la risposta per il consigliere è un probabile no: “Sappiamo tutti – ha aggiunto Boron – che il Veneto ha una Sanità d’eccellenza, ma dire sempre che va tutto bene non risolve il problema delle liste d’attesa. Le persone restano in attesa al telefono senza riuscire a parlare col Cup oppure si sentono dire che non ci sono date per fissare l’appuntamento; quindi, gli dicono di richiamare e così la volta successiva e ancora, fino a quando il cittadino si vede costretto a rivolgersi al privato. Se invece il paziente va di persona al Cup, resta in fila, magari per sentirsi mettere in lista di galleggiamento senza data, rimanendo in attesa di una telefonata; nel frattempo però non è conteggiata nessuna lista d’attesa”.

boron
Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Misto

Il consigliere Gm poi ha approfondito: “Le prime visite hanno dati più che lusinghieri a quanto dichiarato, ma i controlli per malattie croniche e oncologiche, che impongono controlli a scadenza fissa, spesso vengono slittati in avanti anche di mesi, portando con sé importanti ripercussioni sul percorso di cura e sull’aspetto psicologico del paziente, a quel punto quanti si rivolgono al privato? A dicembre del 2024 ho depositato una richiesta ispettiva per verificare le regole d’ingaggio dei CUP, ma ad oggi non è arrivata nessuna risposta. I cittadini, prima delle notizie sui dati delle liste d’attesa, si aspettano di chiamare il servizio Cup e di ricevere una risposta immediata con relativa prenotazione entro i termini richiesti dal medico curante”.

Secondo il consigliere Andrea Zanoni di Europa Verde la riduzione delle liste sarebbe addirittura frutto di una “diffusa rassegnazione” da parte di cittadini: “Quando vivi in una regione – ha dichiarato Zanoni – dove si è registrato un calo dell’11% nel numero di medici di famiglia tra il 2019 e il 2024, rendendo quindi anche più complesso ottenere l’impegnativa per un controllo, o dove recarsi al pronto soccorso significa sentirsi presi in ostaggio anche per un giorno intero, allora viene da chiedersi dove trovi ragion d’essere tutto questo entusiasmo.”

Andrea Zanoni Europa Verde su faccetta nera all'adunata di Biella
Andrea Zanoni, consigliere regionale Europa Verde

Zanoni poi ha sottolineato l’importanza di ascoltare direttamente i cittadini: “Ho constatato che, parlando faccia a faccia con le persone e non attraverso le conferenze stampa come ama fare il nostro Presidente di regione, si ha l’opportunità di cogliere vicissitudini che testimoniano attese incredibili, ad esempio, per una visita neuropsichiatrica infantile per sospetto di autismo. La sanità è fatta per prendersi cura dei cittadini, non dei numeri o delle statistiche, così come i cittadini sanno cogliere la drammaticità delle cose, nonostante la propaganda”.