
Importanti novità giungono dall’Europa in merito alla protezione del lupo, un tema particolarmente sentito nel Vicentino. Il Parlamento Europeo ha infatti approvato il declassamento del lupo da specie altamente protetta a specie protetta, una decisione accolta con soddisfazione dal presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin.
“Una decisione che la Provincia di Vicenza attendeva e su cui si è ampiamente spesa – sottolinea il presidente Andrea Nardin -. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di trovare un equilibrio tra la necessaria tutela della specie e la sicurezza del territorio, mettendo in campo anche misure concrete di contenimento“.
Nardin evidenzia come la presenza del lupo non riguardi più solamente le aree montane del Vicentino, ma generi una forte preoccupazione anche nelle comunità locali. “Un allarme che abbiamo lanciato con voce chiara e dati alla mano: la Polizia Provinciale di Vicenza nel 2024 ha registrato 197 predazioni ai danni di animali da compagnia o da allevamento, il doppio rispetto all’anno precedente”.
La Provincia di Vicenza si è fatta portavoce delle istanze del territorio, in particolare delle amministrazioni comunali, degli allevatori e degli agricoltori vicentini, portando la questione all’attenzione del Ministro dell’Ambiente. Solo due mesi fa, una delegazione vicentina guidata dal presidente Nardin e dal vicepresidente Moreno Marsetti, insieme a numerosi amministratori comunali del territorio, ha incontrato il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente Claudio Barbaro per affrontare il tema della convivenza tra il lupo e le attività produttive nel Vicentino. Costanti sono stati anche i contatti con l’europarlamentare Elena Donazzan per arrivare al risultato della votazione in plenaria.
Dopo aver avviato in via sperimentale l’uso di pallottole di gomma nei comuni di Arsiero e Torrebelvicino, la Provincia di Vicenza ha sollecitato azioni strutturali e urgenti: dal sostegno economico agli allevatori, fino a politiche fiscali agevolate per le attività agro-silvo-pastorali nei comuni montani; dalla creazione di un Piano nazionale all’individuazione di un indice di sopportabilità.
“Abbiamo ascoltato il territorio con riunioni pubbliche e incontrato rappresentanti dei vari livelli di governo – conclude Nardin -. Ci siamo confrontati con le amministrazioni, i cittadini, le associazioni, per condividere proposte, raccogliere segnalazioni e costruire soluzioni efficaci. Ora, con il declassamento del lupo, si apre finalmente la possibilità di definire un piano di gestione serio ed equilibrato, che consenta una convivenza sostenibile tra l’uomo e il lupo nel nostro territorio vicentino”.