Malta, scontro tra attivisti e premier Abela sulle riforme urbanistiche

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Una grande protesta è scoppiata lunedì sera davanti al parlamento maltese a Valletta, dove attivisti ambientali hanno chiesto al governo il ritiro immediato di due controversi disegni di legge sulla riforma della pianificazione territoriale. Guidati da Moviment Graffitti, i manifestanti hanno insistito sul fatto che non ci può essere alcuna trattativa o compromesso. “Il ritiro è la nostra unica richiesta,” ha dichiarato un portavoce, definendola una questione di principio democratico. La protesta è stata alimentata dall’indignazione crescente dopo che, nella stessa giornata, il primo ministro Robert Abela aveva liquidato le critiche al disegno di legge, suggerendo che gli oppositori avessero frainteso le riforme proposte. I manifestanti hanno esposto striscioni con scritte come “Fermate la distruzione” e “Governo sequestrato dagli sviluppatori”, accusando l’esecutivo di servire interessi privati a scapito del bene pubblico.

I critici avvertono che le riforme proposte conferirebbero all’Autorità di Pianificazione poteri discrezionali estesi, limiterebbero i ricorsi giudiziari e permetterebbero ai ministri di riattivare permessi di sviluppo scaduti – tutto ciò senza una consultazione pubblica adeguata. Diversi parlamentari dell’opposizione hanno partecipato alla manifestazione in segno di solidarietà, unendosi alle richieste di ritiro immediato dei disegni di legge. La tensione è salita quando Abela è arrivato in parlamento ed è stato affrontato direttamente dagli attivisti, che lo hanno accusato di evitare il confronto pubblico e di agire nell’interesse degli sviluppatori. “Volete prendere in giro il popolo,” ha detto un manifestante, mettendo in dubbio la difesa di Abela secondo cui la legge sarebbe stata fraintesa.

L’attivista Andre Callus di Moviment Graffitti ha incalzato il premier sul motivo per cui la società civile era stata ignorata durante la stesura delle riforme. Abela ha risposto in modo secco: “Parleremo con voi,” prima di allontanarsi – due volte – mentre cresceva la frustrazione. Sotto crescente pressione, Abela ha infine dichiarato che i disegni di legge non saranno votati prima che si tengano incontri con la società civile, ma non ha accennato alla sospensione dell’iter parlamentare. I gruppi ambientalisti hanno condannato le riforme definendole disastrose, mentre figure dell’opposizione le considerano un grave attacco al controllo giudiziario e alle garanzie democratiche del sistema urbanistico maltese. Alla chiusura della manifestazione, gli attivisti sono rimasti fermi sulla loro posizione: se le leggi non verranno ritirate, la mobilitazione continuerà e si intensificherà.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).