“I posteggi cittadini sono biglietti da visita rovinati: servono controlli seri e una convenzione strutturata con le società di sorveglianza”. A lanciare il grido d’allarme è Jacopo Maltauro, consigliere comunale di Forza Italia, che, non intervenendo, però, sui gravi problemi connessi con la GPS, da tempo sotto i riflettori di questo mezzo, attenzionati anche da Raffaele Colombara e, finalmente, arrivati di riflesso anche e almeno sulle pagine cartacee del GdV, accusa l’Amministrazione di non intervenire con la dovuta fermezza su una situazione di degrado crescente nei parcheggi a servizio del centro storico.
“Turisti e famiglie si trovano davanti aree mal curate, spesso preda di accattonaggio e piccoli reati – denuncia Maltauro –. È ora che il Comune adotti sistemi di sorveglianza reali nei park più sensibili, come previsto nel Bilancio previsionale approvato in Consiglio”.
Nel mirino anche la gestione operativa di GPS, la società che amministra gran parte degli stalli pubblici della città: “È evidente che il degrado è figlio di una mancata manutenzione del verde e degli spazi comuni. Serve un’Amministrazione capace di stimolare e pretendere efficienza da parte dei gestori, senza mezze misure”.
Maltauro propone un rafforzamento delle convenzioni con società di vigilanza come strumento di deterrenza e decoro, rilanciando una collaborazione che nel recente passato aveva dato risultati concreti. E conclude: “Vicenza non può permettersi parcheggi insicuri o trascurati. È questione di immagine, funzionalità e rispetto per i cittadini”.
Nel frattempo l’assessore alla mobilità e ai lavori pubblici di Vicenza, Cristiano Spiller, dopo l’intervento di Colombara, delle cui lamentele ha confermato la bontà, ha ribadito l’intenzione (tardiva?) dell’Amministrazione di rescindere il contratto con GPS (Global Parking Solutions), accusata di gravi inadempienze, tra cui la mancata manutenzione e pulizia dei parcheggi e il mancato versamento di 5,2 milioni di euro di canoni. La decisione è ora legata all’esito del contenzioso legale in corso davanti al Tar del Veneto, la cui prossima udienza è fissata per il 16 luglio.
