Maltempo, da Manildo a Camani (PD) e Contro (M5S): “Serve un nuovo piano per la sicurezza idrogeologica del Veneto”

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Maltempo in Veneto, alcuni effetti
Maltempo in Veneto, alcuni effetti

L’ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha messo in ginocchio il Veneziano e il Padovano continua a far discutere sul fronte politico. Tra allagamenti, argini in difficoltà e reti idriche sotto pressione, è il tema della prevenzione e della cura del territorio a imporsi con forza.

vanessa Camani su terzo mandato
Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio Regionale

«Gli interventi fin qui realizzati sono insufficienti a fronteggiare la rapidità dei cambiamenti climatici in atto – afferma Vanessa Camani, capogruppo Pd in Consiglio regionale –. Il Piano vecchio di 15 anni di cui parla l’assessore Bottacin, finanziato peraltro interamente dallo Stato, va ormai rivisto. Gli effetti dei mutamenti climatici sono molto più estremi rispetto al passato e la cementificazione selvaggia ha reso il territorio ancora più fragile».

Camani richiama la necessità di un ruolo attivo della Regione, anche dal punto di vista finanziario: «Serve sostenere progetti già predisposti, come il canale scolmatore di Padova e il riassetto idraulico del bacino Montà-Brusegana, oppure il piano dei Comuni e del Consorzio di bonifica per la sicurezza dei Colli Euganei. Allo stesso modo, occorre investire sul risanamento degli argini nell’Alta Padovana e intervenire concretamente sul Muson dei Sassi. Non basta attendere fondi da Roma: la Regione anticipi i rimborsi per cittadini e imprese danneggiate».

Simone Contro, candidato alle europee 2019 per il M5S
Simone Contro, M5S

Alla sua voce si aggiunga Simone Contro, Referente regionale Veneto del Movimento 5 Stelle, che sottolinea come la responsabilità non possa essere scaricata solo sui cambiamenti climatici: «La vera emergenza – dice il pentastellato – è politica. In Veneto si continuano a costruire piste da bob, palazzetti e centri commerciali mentre mancano piani seri di sicurezza idraulica. Non bastano gli appelli ai cittadini perché puliscano tombini e caditoie: serve una strategia di bacino, piazze e strade capaci di assorbire l’acqua, regolamenti edilizi stringenti e una decementificazione diffusa. È il fallimento di una classe politica che ha preferito il consumo di suolo alla tutela della vita delle persone».

Giovanni Manildo, candidato elezioni regionali 2025 per il Veneto
Giovanni Manildo, candidato elezioni regionali 2025 per il Veneto

Sulla stessa linea si è espresso Giovanni Manildo, candidato presidente per la coalizione di centrosinistra: «Non possiamo più affidarci alla fortuna o solo all’intervento straordinario della Protezione civile contro gli effetti del maltempo. È evidente che in Veneto manca una strategia. Servono investimenti strutturali sul potenziamento delle reti fognarie e degli scolmatori, troppo spesso vecchi e sottodimensionati, e serve un’inversione di rotta sulle politiche urbanistiche. Un territorio saturo di cemento non regge più».

Manildo ha infine lanciato un impegno politico preciso per il maltempo e i suoi effetti: «Con noi la Regione sarà protagonista della prevenzione e avvierà un grande piano per la cura del territorio. La sicurezza non si annuncia: si costruisce, con coraggio e concretezza».