Maltempo in Veneto, Zaia dichiara lo stato di emergenza: oltre 340 chiamate ai Vigili del Fuoco, in campo 500 volontari. L’evoluzione meteo

Zaia: la sicurezza dei cittadini resta la priorità assoluta, ma salvo nuove emergenze la Sala Operativa regionale potrà chiudere in serata

166
maltempo milano

Due giorni di piogge intense e maltempo hanno messo a dura prova il Veneto, in particolare tra le province di Padova e Venezia, dove si sono registrati i maggiori disagi. Nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 agosto la perturbazione ha colpito con violenza, trasformando strade in torrenti, allagando sottopassi e provocando disalimentazioni elettriche a Mestre e Marghera, con diverse centinaia di utenze coinvolte (i dettagli ufficiali).

Già nella serata di mercoledì il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile aveva emesso un preallarme arancione per temporali, prevedendo rovesci localmente intensi, grandinate e la possibilità di frane superficiali sui rilievi. Le previsioni di maltempo si sono puntualmente avverate: a Mira sono caduti fino a 80 millimetri di pioggia in un’ora, mentre a Montegalda le centraline hanno segnato 32 millimetri.

Fin dalla notte i Vigili del Fuoco sono stati subissati di chiamate: oltre 230 entro le prime ore del mattino di giovedì, salite poi a più di 340 nell’arco della giornata. Una macchina dei soccorsi messa a dura prova, che ha visto attivarsi più di cento organizzazioni di volontariato con oltre 500 volontari, a supporto di 64 Centri Operativi Comunali. “La giornata di oggi è stata segnata da ore di impegno straordinario, iniziato all’alba e proseguito senza interruzioni – ha dichiarato il presidente della Regione Luca Zaia –. Grazie al lavoro incessante di tutte le componenti e strutture operative la situazione, pur monitorata con attenzione, sta progressivamente normalizzandosi. Ho firmato il decreto che dichiara lo stato di emergenza regionale, strumento fondamentale per affrontare con efficacia le conseguenze della perturbazione”.

I comuni più colpiti dal maltempo sono stati quelli del Veneziano – Dolo, Pianiga, Mira, Mirano, Spinea, Martellago – oltre alle aree urbane di Mestre e Marghera, e nel Padovano Mestrino, Rubano, Limena, Villafranca Padovana, Curtarolo e Piazzola sul Brenta. Qui le criticità principali hanno riguardato scantinati allagati, sottopassi stradali invasi dall’acqua e difficoltà nello smaltimento della rete fognaria.

Secondo le previsioni Arpav, intanto, nelle prossime ore i fenomeni andranno attenuandosi, con piogge sparse più probabili nelle zone centro-settentrionali e tendenza al miglioramento sui settori centro-meridionali. Resta comunque attiva fino a mezzanotte di venerdì 22 agosto l’allerta gialla per temporali su gran parte del territorio regionale e per criticità idraulica nel bacino del Basso Brenta-Bacchiglione, con riferimento al fiume Fratta.

“Desidero ringraziare Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Consorzi di bonifica, volontari e i tecnici del Genio civile – ha concluso Zaia –. La sicurezza dei cittadini resta la priorità assoluta, ma salvo nuove emergenze la Sala Operativa regionale potrà chiudere in serata. In ogni caso, nel Padovano e nel Veneziano, dove le situazioni più critiche sono ancora in corso, gli interventi proseguiranno anche nella giornata di domani”.