Manovra, la pensione anticipata ‘rallenta’ dal 2031: cosa cambia

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(Adnkronos) –
Novità per le pensioni nella Manovra 2026. Si allungano i tempi per la decorrenza del trattamento pensionistico per i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione anticipata dal 2032, come prevede una delle proposte nel pacchetto di emendamenti presentato dal governo in Commissione Bilancio del Senato.  La proposta dispone infatti, per chi matura i requisiti per l'uscita anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi, con un anno in meno per le donne) nel 2031 un posticipo della decorrenza di tre mesi. Ma quest'ultima aumenta progressivamente: a quattro mesi per chi matura i requisiti nel 2032 e 2033, a cinque mesi per chi li raggiunge nel 2034 e a sei mesi per chi li matura nel 2035 (quindi tre mesi in più rispetto al 2031).  Dal 2031, inoltre, il riscatto della laurea breve pesa meno per raggiungere i requisiti necessari al prepensionamento. Il testo in questione chiama in causa chi matura i requisiti per l'uscita anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi) dal 1 gennaio 2031: per questi lavoratori non concorrono, al conseguimento dei suddetti requisiti, sei mesi – tra quelli di anzianità contributiva – riscattati dalla laurea breve. Il valore del riscatto diminuisce di anno in anno: per chi matura i requisiti nel 2032 non concorrono 12 mesi tra quelli di anzianità contributiva riscattati dalla laurea breve, per chi li raggiunge nel 2033 i mesi diventano 18, poi 24 per chi matura i requisiti nel 2035 e infine 30 per chi li raggiunge nel 2035.  
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