Fotovoltaico a terra a Marano Vicentino: l’opposizione interroga la giunta, ma il fronte del “no” è unanime

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Il dibattito sul consumo di suolo agricolo per fini energetici torna ad accendersi a Marano Vicentino con al centro della contesa la prevista realizzazione di un impianto fotovoltaico su alcuni terreni situati al confine con il Comune di Thiene, un’area che ricade in quelle zone rese “aggredibili” dal recente Decreto Agricoltura (D.L. 63/2024).

La normativa nazionale, infatti, permette l’installazione di pannelli a terra nelle aree adiacenti a zone industriali, autostrade o ferrovie. In questi contesti specifici, il potere regolatorio dei Comuni viene fortemente limitato, privando le amministrazioni locali degli strumenti urbanistici per impedire la trasformazione della destinazione d’uso dei terreni.

L’iniziativa di “Noi di Marano”

In questo scenario, il gruppo consiliare di opposizione Noi di Marano ha presentato un’interrogazione ufficiale rivolta all’assessore all’Ambiente, Filippo Fabris. I consiglieri Giulia Berto, Vanna Dalla Vecchia ed Emanuele Sartori chiedono formalmente se l’amministrazione sia a conoscenza di richieste di installazione nel territorio comunale e se intenda opporsi ai progetti, citando come esempio le azioni intraprese dai Comuni di Malo e San Vito di Leguzzano.

L’interrogazione appare come un atto politico formale, poiché la posizione della giunta è già emersa con chiarezza nei giorni scorsi. L’amministrazione di Marano Vicentino ha infatti già ribadito una netta contrarietà a questo utilizzo del suolo, temendo che un’area già segnata da un’eccessiva cementificazione possa subire ulteriori danni paesaggistici e ambientali.

La posizione del Sindaco Marco Guzzonato

Il primo cittadino ha espresso una visione che concilia la necessità della transizione energetica con la tutela dell’identità rurale del territorio. “Prima di sacrificare i terreni agricoli, andrebbero utilizzati i tetti degli stabilimenti, i parcheggi o le aree già compromesse”, sostiene il Sindaco Marco Guzzonato.

Il Sindaco sottolinea come, pur essendo il contrasto al riscaldamento globale la sfida più urgente, non si possa prescindere dalla tutela della risorsa terra. La strategia del Comune non si ferma alla sola protesta: Marano è pronta a farsi promotrice di un incontro con i parlamentari vicentini e i sindaci dell’Altovicentino per coordinare una difesa istituzionale comune contro le maglie larghe della legge nazionale.

Verso un coordinamento territoriale

La sfida che attende Marano e i comuni limitrofi è dunque quella di trovare un equilibrio tra la produzione di energia rinnovabile e la salvaguardia dei terreni produttivi. Il rischio, denunciato in modo corale da maggioranza e opposizione, è che il Veneto continui a pagare il prezzo di una trasformazione urbanistica che sacrifica il paesaggio sull’altare di una transizione che, secondo le autorità locali, potrebbe trovare spazio su superfici già antropizzate.