Marito e moglie salvano la casa dal pignoramento anche se decaduti dalla rateazione: il tribunale applica un nuovo principio di diritto

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Marito e moglie nella propria casa (crediti Pixabay)
Marito e moglie nella propria casa (crediti Pixabay)

Marito e moglie cessano di versare le rate di mutuo, la banca scioglie il contratto e chiede l’immediato pagamento delle restanti rate in un’unica soluzione, la richiesta come spesso accade è insostenibile e l’istituto di credito procede con il pignoramento immobiliare.

Ma interviene un’interessante pronuncia del Tribunale di Pescara dell’11 settembre 2025 che applica un nuovo principio di diritto a loro tutela.

La coppia si avvale, infatti, della legge 3/2012 (sovra indebitamento), che oggi consente di sanare le rate pregresse anche con l’aiuto di un terzo e di proseguire con la rateazione; pertanto, chiede al Tribunale di essere rimessa nei termini per il pagamento periodico delle rate di mutuo  ai sensi ex all’art 67 comma 5 CCII, previo saldo delle rate scadute grazie all’aiuto di un familiare.

Il Tribunale accoglie l’istanza e marito e moglie salvano la casa dall’esecuzione immobiliare.

Ecco cosa dice la norma: “È possibile prevedere anche il rimborso, alla scadenza convenuta, delle rate a scadere del contratto di mutuo garantito da ipoteca iscritta sull’abitazione principale del debitore se lo stesso, alla data del deposito della domanda, ha adempiuto le proprie obbligazioni o se il giudice lo autorizza al pagamento del debito per capitale ed interessi scaduto a tale data.”.

La pronuncia del Tribunale di Pescara applica la nuova normativa e costituisce uno dei primi interessanti precedenti in aiuto a tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche.