
«Il Comitato Fratelli Al-Najjar – Giustizia in Palestina e in Italia, insieme a circa cento cittadini italiani e palestinesi e con l’adesione dell’Associazione Amicizia Sardegna Palestina, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Vicenza una denuncia per crimini d’odio nei confronti dell’eurodeputata Elena Donazzan. La denuncia riguarda le gravi frasi pronunciate lo scorso 17 giugno al Parlamento Europeo, quando Donazzan ha definito i figli dei palestinesi “figli di terroristi” e ha giustificato come “coraggiose” le azioni militari di Israele (qui il video, frame in copertina, ndr). Lo dichiara il consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Renzo Masolo, di cui riportiamo la nota, mentre rimaniamo in attesa della replica richiesta alla eurodeputata del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei.
Secondo l’eurodeputata FdI, si leggeva il 4 luglio su Il Fatto Quotidiano, «Israele – che fino a oggi ha ucciso oltre 56mila persone nella Striscia di Gaza – “ha il coraggio di difendersi, ma i giornali europei non ne parlano”. I bambini uccisi? “Sono figli di terroristi usati come scudi umani”. Il discorso è del 17 giugno ma è stato ripubblicato solo ai primi di luglio dal sito L’Antiplomatico».

«Un linguaggio – prosegue Masolo riferendosi a quanto detto dalla ex assessore del Veneto che non solo disumanizza un intero popolo, ma contribuisce a giustificare massacri di civili, ospedali bombardati e l’uccisione di migliaia di bambini. Non possiamo accettare che una rappresentante istituzionale trasformi la propaganda di guerra in legittimazione dell’odio. Le istituzioni devono prendere posizione: chi diffonde parole che alimentano discriminazione e violenza non rappresenta i cittadini, ma una narrazione che calpesta i diritti umani e il diritto internazionale».
«Per questo – conclude Renzo Masolo – ribadisco l’invito ai consiglieri del Veneto ad approvare le mozioni presentate dalle minoranze, che chiedono di portare aiuti e accoglienza alla popolazione palestinese. È così che si risponde alla disumanizzazione: costruendo solidarietà, garantendo protezione, scegliendo la via dell’umanità. Oggi più che mai, davanti all’odio, serve una presa di posizione netta: restiamo umani».