Maxi-furto a ditta orafa di Cassola, da Ciambetti solidarietà e allarme: “Episodi sempre più frequenti, bisogna intervenire sulla sicurezza”  

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Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio della regione del Veneto

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha espresso solidarietà ai titolari della ditta orafa Simonetto di Cassola, che nella notte tra lunedì e martedì ha subito un furto dall’ingente bottino. I malviventi, che hanno usato un’auto come ariete per penetrare nell’azienda, in pochissimo tempo sono riusciti a portar via bobine di oro e di argento per un valore di centinaia di migliaia di euro e sono poi riusciti a dileguarsi, riuscendo a far perdere le proprie tracce nonostante il tempestivo intervento dei Carabinieri del Radiomobile di Bassano. “Furti di questo tipo – ha dichiarato Ciambetti – compiuti sia ai danni di aziende sia di privati, sono sempre più frequenti, complice anche il valore dell’oro che ha raggiunto quotazioni altissime sul mercato. Ne ho avuto testimonianze dirette proprio nei giorni scorsi: ad un amico hanno svaligiato la casa mentre era al lavoro, sventrando addirittura un muro per sottrarre un arazzo, mentre una conoscente ha subìto un furto poco prima di cena, mentre era in casa, con la figlia che studiava al piano superiore”.

Il Presidente del Consiglio Veneto ha ribadito l’importanza della questione sicurezza: “Assistiamo quotidianamente a episodi di cronaca in cui le vittime sono i cittadini che, oltre al danno materiale subìto, sono di fatto privati della possibilità di vivere serenamente spazi e luoghi, anche pubblici. Nonostante l’impegno encomiabile di tutte le Forze di Polizia – cui va il mio ringraziamento e che meriterebbero risorse adeguate in termini sia di personale che economiche – le vere sentinelle del territorio sono gli onesti cittadini. Ecco perché non posso fare a meno di sottolineare con rammarico come, nel 2020, la Corte Costituzionale abbia dichiarato incostituzionale la mia legge sul controllo di vicinato, che era stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Veneto. In essa erano contenute iniziative e interventi che avrebbero potuto contribuire a promuovere sicurezza e legalità: penso, ad esempio, a quello di instaurare una rete di controlli con i vicini che segnalino movimenti sospetti, luci accese, corrispondenza non ritirata o presenza di persone sconosciute in zona”, ha concluso il Presidente.