Maxi impianto fotovoltaico a Rosà, il no di Bizzotto (Lega): “Impatto devastante su paesaggio e agricoltura”. Presentata interrogazione

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impianto fotovoltaico a thiene, interrogazione on pretto inmpianto fotovoltaico a Rosà

Il fotovoltaico fa bene all’ambiente ma non al prezzo di deturpare il paesaggio e sottrarre terreno all’agricoltura: è un tema spesso sollevato da chi si occupa di politiche agricole (ne abbiamo parlato qui) ed è quanto sostiene la senatrice leghista Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo Lega al Senato, la quale ha presentato, in accordo con il sindaco e l’amministrazione comunale di Rosà, un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per chiedere di intervenire e fermare il progetto del maxi impianto fotovoltaico a Travettore, un progetto imponente che secondo la senatrice avrebbe un pesante impatto sul territorio: “Il maxi impianto fotovoltaico da 73 ettari previsto a Travettore di Rosà, che prevede l’installazione a terra di circa 80.000 pannelli fotovoltaici su una superficie equivalente a oltre 100 campi da calcio e pari al doppio del centro storico di Bassano del Grappa, avrebbe conseguenze devastanti per tutto il nostro territorio e rischia di stravolgere un’area agricola di grandissimo pregio ambientale, paesaggistico e identitario per tutto il Bassanese. L’idea di costruire questo impianto all’interno del Parco Rurale delle Rogge, che coinvolge tre Comuni e che è tutelato da precise normative, è totalmente inaccettabile”.

L’esponente leghista ha difeso come patrimonio rurale l’area – situata tra i comuni di Bassano, Rosà, Cartigliano e Tezze sul Brenta – sin dagli anni Novanta del secolo scorso, sia come assessore a Rosà sia come consigliere regionale in Veneto e poi come parlamentare europea. Bizzotto ha precisato che la sua non è certo una crociata contro il fotovoltaico: “Tutti noi concordiamo sul fatto che l’energia rinnovabile sia la vera sfida del futuro, ma i pannelli fotovoltaici stanno bene sopra i tetti delle fabbriche o in zone dismesse e già compromesse, non nei campi agricoli e nei parchi. I terreni agricoli vanno coltivati, non devastati da una distesa di pannelli fotovoltaici a terra che renderebbero improduttivi i campi e che rovinerebbero il paesaggio dei nostri paesi. Siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi per fermare questo mega impianto che il territorio e i nostri cittadini non vogliono”.