
(Adnkronos) – Perché parlare ancora di sicurezza in medicina estetica? Perché nonostante i progressi, i rischi di trattamenti improvvisati e messaggi ingannevoli continuano a minacciare la fiducia dei pazienti. L'etica come cornice: la sicurezza non è ieri, ma il cuore del domani. Con il congresso 2025 all'Allianz MiCo – Milano Convention Center (9-11 ottobre), e il tema 'Precision Beyond the Surface – la precisione va oltre l'apparenza', Agorà rilancia la sfida: trasformare la sicurezza in precisione, responsabilità e rispetto dell'identità del paziente. Oltre 7mila professionisti da tutto il mondo si danno appuntamento nel capoluogo lombardo, capitale internazionale del settore, per 3 giorni di formazione, ricerca e confronto. Un programma scientifico con 99 sessioni, 654 contributi, 43 workshop aziendali, 27 sessioni di live injection, per osservare tecniche avanzate in tempo reale. Tra i focus, l'utilizzo dell'ecografia nell'estetica medica, la medicina rigenerativa, i fili di sospensione e le combinazioni laser-filler. Un congresso che trasforma la scienza in domande e risposte. Perché ogni domanda del paziente chiede una risposta onesta. E ogni decisione clinica richiede trasparenza. Cosa significa per Agorà 'oltre la superficie'? Precisione diagnostica per ridurre complicanze, accuratezza dei risultati per rispettare l'identità del paziente e sostenibilità nel tempo per evitare dipendenze da trattamenti ripetuti. "Un risultato estetico di qualità deve garantire efficacia clinica nel tempo, pur mantenendo il risultato reversibile, senza eccessi né forzature – sottolinea Maurizio Cavallini, chirurgo plastico e presidente di Agorà – perché la vera medicina estetica è quella che mette il paziente al centro, con etica e responsabilità". Come contrastare le false promesse che circolano sui social e nel marketing aggressivo? "Precision beyond the surface significa anche debunking – precisa Magda Belmontesi, dermatologa e vicepresidente di Agorà – smontare informazioni ingannevoli, distinguere scienza da pubblicità, restituire al paziente strumenti chiari e basati su evidenze. E' un impegno culturale prima ancora che clinico, che Agorà porta avanti con campagne istituzionali e linee guida trasparenti". Come garantire che il paziente sia davvero informato e partecipe delle proprie scelte? Agorà ha elaborato moduli di consenso specifici per ciascuna procedura, dalla tossina botulinica ai filler, fino al laser frazionale. "Una tutela giuridica, ma soprattutto un atto di responsabilità – afferma Claudio Plebani, segretario generale e responsabile dell'ufficio legale Agorà – perché il tempo della comunicazione medico-paziente è tempo di cura". Chi assicura che i medici siano formati e costantemente aggiornati? La risposta è la Scuola superiore post-universitaria in Medicina estetica di Agorà: oltre 1.500 diplomati, 4.000 trattamenti annui sotto tutoraggio e 3.000 pazienti reali seguiti ogni anno. "Ogni specializzando affronta almeno 150 ore di pratica supervisionata – ricordano i co-direttori Nadia Tamburlin e Mario Mariotti – e il 62% dei diplomati continua ad aggiornarsi al congresso".
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