Metrobus in corso San Felice, quale impatto per i negozi? Confcommercio Vicenza chiede al Comune un tavolo di confronto

68
metrobus in corso san felice
Metrobus in corso SS. Felice e Fortunato, preoccupazione di Confcommercio Vicenza per l'impatto sulle attività commerciali

Quale sarà l’impatto del passaggio del “metrobus” per le attività commerciali di Corso SS. Felice e Fortunato a Vicenza? Come potranno i negozianti gestire la sparizione dei parcheggi? Sono le preoccupazioni di Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza, che sul tema del Bus Rapid Transit ha chiesto un tavolo di confronto al sindaco Giacomo Possamai e all’assessore Cristiano Spiller: “Vogliamo fare un nuovo tentativo – ha dichiarato Piccolo – per convincere l’Amministrazione Comunale che vanno trovate soluzioni alternative. In ballo c’è il lavoro di tante persone e la sopravvivenza di un borgo commerciale storico della città”.

Sulle nuove linee del BRT Confcommercio aveva segnalato altre criticità, per esempio riguardo il passaggio del metrobus su viale Giuriolo, corso Padova e quartiere Stanga, ma il nodo più urgente è proprio quello di corso SS. Felice e Fortunato, sia per l’eliminazione dei parcheggi, funzionali alle attività commerciali, sia per l’istituzione del doppio senso di marcia, che renderà la via ancora più fastidiosamente trafficata.

Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza

Al tavolo di confronto richiesto all’Amministrazione, Confcommercio Vicenza proporrà prima di tutto la richiesta di deviare su viale Milano i mezzi del trasporto pubblico provenienti da ovest e diretti in centro, lasciando quindi inalterate la sosta e la viabilità in corso SS. Felice e Fortunato. Inoltre l’associazione dei commercianti chiede risposte precise: “Vogliamo che l’Amministrazione ci chiarisca – ha ribadito Piccolo – se esiste, carte alla mano, un vincolo tecnico inamovibile che impedisce il cambio di tragitto del BRT. Oppure se la volontà finora espressa di non modificare il progetto sia una scelta politica; decisione che ci vedrebbe nettamente contrari”.

Soprattutto per Confcommercio va scongiurato il rischio chiusura di negozi e pubblici esercizi: per questo l’Associazione porrà sul tavolo dell’Amministrazione anche la proposta di mettere rimandare il cambio di tracciato per i bus, che ora è previsto nel 2026 – un anno prima dell’attivazione del metrobus – per procedere prima con una completa riqualificazione della zona. E riqualificare non vuol dire solo mettere a disposizione più posti di lavoro, ma anche intervenire per trasformare corso SS. Felice e Fortunato in un reale prolungamento di corso Palladio, per esempio valorizzando il collegamento con il Park Cattaneo. Sicuramente, ha aggiunto Piccolo, non può bastare come compensazione della nuova viabilità e della cancellazione di posti auto la realizzazione di nuove strisce blu lungo via Battaglione Monte Berico, in piazzale Giusti e in via Napoli. A proposito di quest’ultima poi Piccolo ha sottolineato come sia una delle strade con più problemi di sicurezza della zona: “Non si capisce come un cliente possa essere invogliato a parcheggiare l’auto lì, se non viene prima risolta questa situazione. Inoltre – ha proseguito il presidente di Confcommercio Vicenza –, cambiamenti di abitudini come quelli prospettati devono essere accompagnati da forti interventi di rigenerazione urbana su tutta l’area, rilanciandola in chiave moderna e facendo percepire la vicinanza tra negozi e parcheggi”.

Tutto questo, naturalmente, ha bisogno di tempo e risorse, che giustificano la decisione, auspicata da Confcommercio Vicenza, di sospendere gli eventuali cambi viabilistici per arrivare prima di tutto alla riqualificazione della zona. “Una riqualificazione, tra l’altro – ha concluso il presidente Piccolo – già chiesta in passato a più riprese, non ultima nelle nostre osservazioni al Pums, le quali pur rimanendo su un piano generale, evidenziavano già allora le criticità causate dal metrobus, sottolineando come questo importante intervento infrastrutturale potesse essere l’occasione per riqualificare interi quartieri, valorizzando le strade commerciali. Esattamente il contrario di ciò che si intende fare oggi in corso SS. Felice e Fortunato”.