Michela Pretto, store manager di un negozio modaiolo di Cornedo: “inseguendo le passioni i sogni diventano realtà”

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Michela Pretto
Michela Pretto

(Articolo da VicenzaPiù Viva n. 303, sul web per gli abbonati).

Le vie del commercio sono infinite: dal negozio storico di paese alla nuova visione del mondo della moda.

Una ragazza di paese, semplice e concreta. Fin da bambina sognava il mondo della moda e dell’abbigliamento in generale, tanto che da bambina giocava a fare la modella con una sua amica, con il fratello che presentava e lo zio che riprendeva. Ora Michela Pretto, 38 anni, sente che il suo sogno è diventato realtà: nel gestire con passione il negozio Shèn di Cornedo Vicentino, ex negozio storico del paese.

Ricordo ancora quando negli anni Novanta si andava “dalla Maria” a comprare l’intimo perché non esistevano ancora le grandi catene dedicate all’abbigliamento intimo. Il negozio si chiamava “Ipotesi” ed è rimasto aperto dal 1990 al 2017. Maria è la “suocera”, che purtroppo non c’è più, di Michela. Ovvero Michela è la compagna del figlio di Maria, Stefano Zangani. Stefano è già titolare di un negozio di abbigliamento uomo a Trissino e ha deciso dallo scorso anno di riaprire il negozio a Cornedo della mamma Maria facendolo gestire a Michela.

Michela Pretto
Michela Pretto sistema la vetrina

E cosa fa Michela? Inizia a lavorarci con lo stesso spirito di Maria, chiama il negozio “Shèn”, che in lingua cinese significa “spirito”, si sente protetta e amata dalla suocera, sua Musa ispiratrice dal cielo. Attualmente Michela realizza anche sfilate di moda durante feste di paese e sagre.

Michela, ci racconti la tua storia?

“Prima di organizzare le sfilate con le modelle, ho fatto io stessa la modella. A 16 anni ho partecipato a un concorso di bellezza regionale, che era “Miss Mondo Italia 2004. Poi ho sfilato per fiere ed eventi locali, ho lavorato molti anni come commessa e organizzatrice di eventi. Ho sempre amato a relazione col pubblico e la tecnica di vendita. Venendo da una formazione professionale, ho appreso molto sul campo, anche partecipando a programmi televisivi (come pubblico) a Domenica Live, Pomeriggio Cinque, l’Isola dei Famosi. Qui ho preso ispirazione anche per imparare a realizzare le sfilate. Ho visitato numerosi negozi e boutiques nel Quadrilatero della Moda a Milano, il negozio di Chiara Ferragni a Cortina d’Ampezzo. Sono pezzi di vita interessanti perché insegnano come gestire un negozio e la vendita on line. A Cornedo, in particolare, ad esempio, ho organizzato le sfilate in concomitanza con la Notte Bianca o la Festa della Corniola. A Trissino nel 2019 abbiamo realizzato una sfilata riuscitissima per “La Notte da Leoni” con abiti rinascimentali”.

Michela nel suo negozio
Michela fotografa una modella

Qual’è la tendenza moda per il prossimo autunno-inverno?

“Direi il colore “cioccolatoso” e dettagli brillanti per rendere ancora più preziosa la donna nel suo fascino di eleganza e femminilità”.

Che rapporto hai avuto con la titolare storica Maria?

“Maria mi voleva bene come una figlia. Ora sento il suo spirito che mi incoraggia e mi dà ispirazione. E’ come se anche lei fosse qui presente con me. In un momento storico così incerto, c’è voglia di cambiamento, ma non si possono dimenticare le radici. Uso molto i social per fare pubblicità, ma curo molto anche la relazione dal vivo con i clienti”.

E infatti, quando si entra nel negozio, Michela, esattamente come faceva Maria, accoglie col sorriso ed entusiasmo il cliente e lo invita anche a chiacchierare. Perchè era proprio così che si faceva negli anni Novanta, prima dell’avvento dei cellulari: si andava dalla Maria per chiacchierare, per comprare l’intimo e qualche vestito per le occasioni speciali e si rimaneva, perché no, anche a spettegolare. Si entrava nel negozio e vi si rimaneva tutto il pomeriggio. Si socializzava con tutte le donne che entravano. Era come andare dalla parrucchiera, ma con un’accoglienza migliore.

Michela sistema i nuovi arrivi
Michela sistema i nuovi arrivi

Ricordo anche quando, nel 2012, si pensava dovesse arrivare la fine del mondo e la Maria diceva alle clienti: “A go ‘na paura… Speremo che il mondo vada avanti lo stesso…”.

Ora Michela, figlia dei nostri tempi, ha modernizzato la tradizione, ma lo spirito rimane lo stesso. E quando si entra nel negozio si prova la stessa accoglienza degli anni Novanta e Duemila.