Migranti a Sandrigo, Alex Cioni (PrimaNoi): “con l’arrivo dei nuovi profughi il Sindaco Stivan parla di tradimento del patto con la Prefettura. Noi lo avevamo messo in guardia”

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A Sandrigo si riaccende la polemica politica dopo l’arrivo di un imprecisato numero di migranti giunti da Tonezza del Cimone e da altre località, nonostante l’adesione del Comune alla rete Sprar. Attualmente nel Comune di Sandrigo sono accolti circa 130 richiedenti asilo, ripartiti nei due hotel adibiti a Cas (centro accoglienza straordinaria), 90 al Canova e 40 all’ex hotel Gina. Saputa la notizia del trasferimento, il Sindaco Giuliano Stivan ha parlato di “tradimento del patto con la Prefettura”.


Sulla questione interviene il comitato di cittadini PrimaNoi, da tempo impegnato nel merito del contrasto all’accoglienza dei migranti. “Fa bene ad alzare la voce il Primo cittadino, eppure in tempi non sospetti avevamo avvertito che l’adesione allo Sprar sarebbe stato un errore in quanto è un progetto funzionale a gestire la seconda accoglienza dei rifugiati e dei destinatari di protezione sussidiaria, non di certo per l’esercito di migranti economici attualmente ospiti nei due hotel di Sandrigo a cui si aggiungono ora quelli di Tonezza” – spiega il portavoce del comitato Alex

Cioni.

Per il comitato spontaneo, l’adesione al progetto Sprar rimane “uno specchietto per le allodole, del resto -prosegue Cioni-, sia Vicenza che Schio fanno parte del progetto, eppure i rispettivi Comuni si sono ritrovati ad avere sin da subito un numero vistosamente superiore di sedicenti profughi, ben oltre quindi ai protocolli d’intesa sottoscritti e in pieno contrasto con la famosa clausola di salvaguardia che prevede una ripartizione dei migranti sulla base della dimensione del Comune“.

Cioni si chiede retoricamente se a Sandrigo le cose potevano andare diversamente: “Per ovvi motivi ben noti agli addetti ai lavori, tutti sapevano che nel breve periodo non sarebbe cambiato nulla, visto che prima di spostare un centinaio di uomini da un hotel, è necessario trovare nel mercato privato gli appartamenti dove alloggiarli. Operazione tutt’altro che scontata come abbiamo visto in questi anni“.

Secondo PrimaNoi, una volta dimostrato che l’adesione allo Sprar non è stata una scelta lungimirante, per dare seguito concretamente alle lamentele il sindaco dovrebbe “avere il coraggio e l’onestà intellettuale di ammettere l’errore compiuto gettando nel distruggidocumenti l’accordo
siglato con la prefettura
“.

Alex Cioni, portavoce Comitato di cittadini PrimaNoi