
Un nuovo spaccato inquietante sulle morti sul lavoro in Veneto arriva dall’Osservatorio bega dopo l’ennesimo infortunio mortale di ieri mattina a Montecchio Maggiore, nel Vicentino, dove un operaio ha perso la vita all’interno della ditta New Ecology, travolto da una balla di materiale.
I dati aggiornati confermano un drammatico peggioramento. L’incidente vicentino si inserisce in un quadro regionale allarmante. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, nei primi sette mesi del 2025 i decessi sul lavoro in Veneto hanno raggiunto quota 63, con un aumento del +70,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. La regione è seconda in Italia per numero di vittime totali e rimane in zona arancione per l’incidenza di mortalità, superando la media nazionale.
A livello provinciale, la situazione è particolarmente critica per Vicenza. La provincia berica, insieme a Rovigo, si trova in zona rossa per incidenza di mortalità con un valore di 23,1 morti per milione di occupati, la seconda più alta della regione.
Nei primi sette mesi dell’anno, Vicenza ha registrato 11 decessi totali, e si posiziona al primo posto, a pari merito con Verona, per numero di vittime in occasione di lavoro, con 9 infortuni mortali.
Anche per quanto riguarda le denunce totali di infortunio, la provincia di Vicenza si colloca tra le prime in Veneto, con 7.910 casi registrati.
Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Vega, ha commentato che solo una formazione efficace e maggiori investimenti possono invertire la rotta.