
Ancora un incidente sul lavoro dall’esito mortale nel Vicentino: è successo questa mattina poco dopo le 11 a Montecchio Maggiore, all’interno della ditta New Ecology. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio dei carabinieri e dei tecnici dello Spisal. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo è stato stato colpito e travolto da un balla di materiale. I colleghi hanno immediatamente chiamato i soccorsi e i medici del Suem 118, giunti rapidamente sul posto, hanno tentato di rianimare l’uomo, ma poco dopo hanno dovuto constatarne il decesso.
La notizia della morte dell’operaio, l’ennesima di un 2025 davvero nero per il Veneto per quel che riguarda le vittime sul lavoro, ha suscitato il commento indignato della Federazione di Vicenza di Rifondazione Comunista, che ha diffuso un duro comunicato a firma di Paolo Benvegnù, responsabile lavoro nazionale, e di Marco Orlandi, responsabile provinciale.
“Anche oggi l’ennesima vittima sul lavoro – esordisce il comunicato -. Questa mattina alla New Ecology di Montecchio Maggiore durante il suo turno di lavoro ha perso la vita un altro operaio travolto da una balla di materiale”.
Il comunicato sottolinea come nel giro di pochi mesi e a distanza di pochi metri siano stati due gli operai morti a Montecchio Maggiore. “BASTA – è l’appello di PRC Vicenza – È ora di finirla con questa strage che causa in Italia più di 1000 morti all’anno. Una strage senza fine dovuta soprattutto all’incapacità delle istituzioni di prendere provvedimenti seri ed opportuni ed all’avidità di un sistema che mette il profitto al di sopra delle vite umane. La “sicurezza” che noi vogliamo è vedere tornare a casa dai luoghi di lavoro i nostri cari sani e salvi. Ed è perciò che per tutti quelli che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro continuerà con sempre più forza la nostra battaglia per il riconoscimento, in caso di grave e riconosciuta responsabilità dei datori di lavoro e delle aziende committenti, del reato di omicidio sui luoghi di lavoro ed assieme ad essa quella per garantire il personale necessario per fare gli opportuni controlli sulla sicurezza all’interno delle aziende. Anche per questo martedì 9 settembre ci troveremo ancora una volta davanti al tribunale di Treviso per chiedere verità e giustizia per Mattia Battistetti, morto a 24 anni nel cantiere dove lavorava”.