Montecchio Precalcino, Comitato Tuteliamo la Salute: cresce il fronte del no al progetto Silva

Dal Bacino Rifiuti di Vicenza a Europa Verde e Il Veneto che Vogliamo: salute e ambiente prima degli interessi industriali

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Caso Silva, manifestazione del Comitato Tuteliamo la Salute
Caso Silva, manifestazione del Comitato Tuteliamo la Salute

Si allarga il fronte contrario al progetto dell’impianto per rifiuti pericolosi di Silva Srl a Montecchio Precalcino. Dopo le mobilitazioni dei cittadini e dei Comitati, arrivano le prese di posizione nette delle istituzioni e della politica (le varie news sul caso).

Il primo a intervenire è stato Francesco Gonzo, presidente del Bacino Rifiuti di Vicenza e sindaco di Isola Vicentina, che in un’intervista al Corriere del Veneto ha parlato senza mezzi termini di “netta contrarietà al progetto”. «La tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente devono venire prima di ogni altro interesse», ha dichiarato Gonzo, sottolineando di non aver partecipato alla recente votazione sulle zone di salvaguardia per divergenze sul metodo adottato, pur ribadendo la sua opposizione all’impianto.

Masolo (Europa Verde): “Regione, approvi subito le zone di salvaguardia”

Anche Renzo Masolo, consigliere regionale di Europa Verde, ha diffuso un comunicato durissimo: «L’approvazione unanime delle nuove zone di salvaguardia è un passaggio fondamentale per fermare il progetto Silva. Ora tocca alla Regione recepire senza indugi le nuove perimetrazioni e inviare ai Comuni interessati le prescrizioni vincolanti previste dalla legge».
Masolo avverte: «Ogni giorno che passa senza approvazione formale è un rischio inutile. I cittadini e i Comuni hanno fatto la loro parte, ora la parola passa a Venezia».

Cunegato (Il Veneto che Vogliamo): “Vietare il progetto, Regione celere nel trasformare in legge le indicazioni”

Sulla stessa linea anche Carlo Cunegato, portavoce de Il Veneto che Vogliamo, che definisce il progetto «incompatibile con la zona di salvaguardia», ricordando che l’impianto sorgerebbe sopra «una delle falde più grandi d’Europa».
«Il nuovo progetto – denuncia Cunegato – prevede di trattare rifiuti ospedalieri a rischio infettivo e stoccare rifiuti pericolosi. Non si può permettere in corrispondenza di falde così importanti». L’appello è duplice: alla Regione, perché recepisca al più presto le indicazioni di ATO Bacchiglione e le trasformi in legge, e alla Provincia di Vicenza, perché «vieti il progetto nell’ambito della valutazione di impatto ambientale».

Le zone di salvaguardia già approvate

Intanto, proprio ATO Bacchiglione ha inviato alla Provincia di Vicenza la delibera approvata dai 78 sindaci del Consiglio di bacino, con cui sono state adottate le nuove zone di salvaguardia di Dueville e Villaverla. Il documento, corredato da verbali e mappe redatte da Sinergeo per AcegasApsAmga, evidenzia chiaramente che l’impianto Silva rientra all’interno delle aree protette.

La documentazione completa è disponibile sul sito della Provincia: http://bit.ly/465RR5i.

Comitato Tuteliamo la Salute: “Stop immediato”

Il Comitato Tuteliamo la Salute, che da mesi segue la vicenda, ribadisce che «la priorità resta difendere acqua, ambiente e salute. Le istituzioni devono assumersi la responsabilità di fermare un progetto che mette a rischio un patrimonio collettivo inestimabile».