

Ancora una volta il Veneto piange due morti sul lavoro, due famiglie distrutte e due vittime che vanno ad aggiungersi ad una contabilità che quest’anno è davvero drammatica, in particolare proprio per la provincia di Venezia, dove è avvenuta anche quest’ultima tragedia; sul tema della sicurezza sul lavoro e sulla necessità di impegnarsi concretamente per evitare il perpetuarsi della strage è intervenuta Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in consiglio Regionale: «Il primo pensiero – ha affermato – va alle famiglie delle vittime, a cui esprimo vicinanza e cordoglio sincero. Ma il dolore non basta. La sicurezza sul lavoro si costruisce ogni giorno, con responsabilità e consapevolezza, e passa, prima di tutto, da una formazione reale, continua e centrata sui rischi concreti».
Proprio per l’importanza di prevenire, la capogruppo FI ha insistito sull’importanza della formazione, che non è una formalità, una casella da barrare o un obbligo da archiviare, ma è parte integrante del lavoro: «La formazione va vissuta e trasmessa come tale: uno strumento essenziale per tutelare la vita delle persone, non solo un requisito da rispettare. Sottolineo – ha aggiunto Venturini – l’impegno della Regione Veneto sul tema, richiamando il Piano Strategico 2025–2027 per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, recentemente approvato, e le misure di sostegno attive per la formazione nelle imprese, come il bando ‘Lavorare più sicuri’». L’esponente di Forza Italia però ha sottolineato che per quanto gli strumenti messi in campo dalla Regione siano importanti, bisogna soprattutto lavorare sulla cultura del lavoro, cambiare la mentalità: la sicurezza non deve più essere percepita come un obbligo, come un fattore “esterno”, quasi come un fastidio, ma come un valore condiviso tra lavoratori, imprese e istituzioni. «In questa direzione – ha concluso Venturini – serve continuità, attenzione e responsabilità. Ogni incidente sul lavoro è una ferita collettiva. La prevenzione è una priorità civile, prima ancora che politica e passa da una cultura della sicurezza che deve diventare parte della nostra normalità quotidiana».