Morti sul lavoro, in Veneto è sempre peggio: a fine settembre 87 vittime, il 64,2% in più rispetto al 2024

Regione seconda in Italia (dietro alla Lombardia) per numero di decessi, e in zona arancione, con incidenza di mortalità superiore alla media nazionale

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Morti sul lavoro: le notizie che mancano vittime degli incidenti sul lavoro Veneto
Morti sul lavoro

87 morti sul lavoro da gennaio a settembre 2025, l’anno scorso erano 53: non accenna a migliorare la drammatica statistica delle morti bianche in Veneto, seconda regione in Italia per numero di decessi e in zona arancione (superiore alla media nazionale) per incidenza di mortalità. I dati arrivano come sempre dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, il cui presidente Mauro Rossato sottolinea come il dato più preoccupante sia l’incremento delle morti in occasione di lavoro: “I numeri sono quelli di una tragedia che sta peggiorando mese dopo mese – spiega Rossato – lo scorso anno gli infortuni in occasione di lavoro erano 36, quest’anno sono già 60. Una situazione grave e allarmante.”

Come detto, la regione a fine settembre è in zona arancione, cioè il rischio di infortunio mortale (26,9 morti per milione di occupati) risulta superiore alla media del Paese, pari a 24,0. Andando a valutare la situazione delle province, Rovigo ha il dato regionale più grave (indice di 50,1) e si colloca in zona rossa (cioè l’indice di rischio supera quello nazionale di oltre il 25%) insieme a Venezia (35,3) e a Vicenza (33,3). In zona arancione si trova Verona (25,3), in zona gialla Padova (22,4), mentre in zona bianca Treviso (17,4) e Belluno (11,1).

Degli 87 i decessi rilevati, 60 sono stati in occasione di lavoro e 27 in itinere. A Verona il maggior numero di vittime totali (20), seguita da Venezia (18), Padova (16), Vicenza (15), Treviso (12), Rovigo (5) e Belluno (1). Venezia e Vicenza invece guidano la classifica delle vittime in occasione di lavoro (13). Seguite da Verona (11), Padova (10), Treviso (7), Rovigo (5) e Belluno (1).

In aumento anche gli infortuni

Anche le denunce di infortunio totali a fine settembre 2025 sono in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024: erano 51.687 e ora sono 52.691. È ancora Verona a registrare il numero più elevato, seguita da Padova, Vicenza, Treviso, Venezia, Belluno e Rovigo.

Le denunce di infortunio che riguardano le donne lavoratrici sono circa la metà rispetto a quelle degli uomini (17.702 contro 34.989) e 6 le donne che hanno perso la vita da gennaio a settembre 2025: 4 in occasione di lavoro e 2 in itinere. Quanto alla nazionalità, le denunce di infortunio di lavoratori stranieri sono 14.182 e le vittime 36, di cui 25 in occasione di lavoro.

Manifatturiero il settore più colpito

Le Attività manifatturiere si confermano al primo posto per numero di denunce di infortunio in occasione di lavoro (9.786). Seguono Costruzioni (3.410), Commercio (3.127), Trasporti e Magazzinaggio (2.707) e Sanità (2.538).

Qui le statistiche dell’Osservatorio Vega sulla situazione in Veneto.