
(Adnkronos) – “Purtroppo, dobbiamo annunciare che la missione Yalung Ri è stata sospesa a causa della forte presenza di neve supercompatta, rendendo impossibile scavare al momento. Monitoreremo le condizioni e valuteremo le opzioni in futuro”. Lo comunicano, sulla pagina Fb di Avia Mea, i soccorritori della missione per le ricerche dei 5 alpinisti ancora dispersi dopo le valanghe che negli ultimi giorni hanno provocato la morte di almeno tre alpinisti italiani, partecipanti a due diverse spedizioni.
Tra i dispersi anche gli italiani Marco Di Marcello , 37enne biologo e guida alpina di origine abruzzese, e altoatesino di San Genesio Markus Kirchler. Gli altri sono il tedesco Jakob Schreiber e i nepalesi Mere Karki e Padam Tamang.
Stanno invece bene i cinque escursionisti della provincia di Como che avevano fatto temere il peggio dopo giorni di silenzio. “Va tutto bene, hanno ancora alcuni giorni di cammino, poi arriveranno a Katmandu. Il gruppo è alla fine del viaggio, sulla via del ritorno. Questa mattina sono usciti dalla zona d’ombra dei cellulari e quindi è stato possibile chiamarli”, ha detto all’Adnkronos Daniele Tonani, titolare della Focus Himalaya Travel di Milano, l’agenzia di viaggio che ha organizzato la vacanza. Tonani afferma di essere stato lui a informare i cinque alpinisti della situazione nel paese: “Quando li ho chiamati stamani non sapevano assolutamente nulla della vicenda degli altri alpinisti perché loro sono stati isolati dal mondo per 10 giorni. Quando gliel’ho detto sono rimasti stupiti della notizia, rientreranno a Milano l’11 novembre, come da programma”. Il ministero degli Esteri italiano sta seguendo la situazione nel paese dopo che negli ultimi giorni il forte maltempo ha provocato la morte di Stefano Farronato e Alessandro Caputo, travolti da una bufera di neve durante la salita al Panbari Himal, e di Paolo Cocco, compagno di spedizione di Di Marcello.
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