Nidi nel Vicentino: tra nuovi plessi a Vicenza e un nido integrato a Schio, l’offerta per l’infanzia si amplia

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Nidi e scuole dell’infanzia, il nuovo regolamento comunale
Novità per nidi e scuole dell'infanzia di Vicenza

Le politiche dei Comuni del Vicentino si concentrano sui servizi per la prima infanzia, con l’obiettivo di ampliare l’offerta e rispondere alla crescente domanda. A Vicenza, l’amministrazione comunale si è impegnata in particolare nella riduzione delle rette dei nidi, che dal 2026 vedranno un aumento dal 40 al 60 per cento del bonus comunale affiancato a quello dell’Inps.

Per far fronte alla richiesta di nuovi posti, l’offerta è stata ampliata con 50 nuovi posti nel 2024 e altri 15 nel 2025. Inoltre, a partire dal 2025, arriveranno tre nuove strutture realizzate con i fondi del PNRR.

Nel panorama scolastico vicentino, che conta 80 scuole e circa 10 mila minori, l’amministrazione si è concentrata anche sulla manutenzione, il miglioramento funzionale e tecnologico degli edifici esistenti. Un notevole impulso è stato dato alla qualificazione degli spazi esterni, come giardini e parchi, che diventeranno parte integrante dell’offerta di outdoor education. Inoltre, è stato annunciato il progetto per una Scuola di Pace nell’ex Aerostazione del Parco della Pace, che coinvolgerà il Forum per la Pace, l’università di Padova e il Coordinamento degli enti locali.

Anche a Schio c’è una novità nel campo dell’educazione per la prima infanzia. A partire dal prossimo 2 settembre, prenderà il via un nuovo nido integrato presso l’Istituto Canossiano, una proposta educativa per i bambini tra i 6 e i 36 mesi.

Il servizio, frutto della sinergia tra l’Istituto e l’amministrazione comunale, accoglierà 12 bambini in spazi curati e con personale qualificato. L’attivazione del nido consolida il percorso educativo integrato dell’Istituto, che ora offre un ciclo completo da 0 a 11 anni, rendendo i passaggi da un ciclo scolastico all’altro più naturali per bambini e famiglie. La proposta è nata dopo un incontro tra la dirigente dell’Istituto e l’amministrazione comunale, in cui è emersa la volontà di ampliare l’offerta educativa cittadina per la prima infanzia.