Cura delle persone non autosufficienti di Vicenza. Su questo alcuni consiglieri di minoranza del Consiglio comunale di Vicenza hanno chiesto la convocazione della Commissione consiliare permanente Servizi alla Popolazione e Sociale.

La richiesta è rivolta al sindaco Francesco Rucco, al vicesindaco Matteo Celebron, al Presidente del consiglio comunale Valerio Sorrentino e alla vicepresidente Cristina Balbi, all’assessore al Sociale Marco Zocca, al presidente della Commissione Giovanni Selmo e, per conoscenza all’assessore regionale al Sociale e alla Sanità, Manuela Lanzarin.

A firmarla i consiglieri comunali

Giovanni Rolando, Otello Dalla Rosa, Cristina Balbi, Alessandra Lolli, Patrizia Barbieri, Raffaele Colombara, Cristiano Spiller, Sando Pupillo, Ennio Tosetto, Leonardo Nicolai, Isabella Sala, Alessandra Marobin e Alessandro Marchetti. 

All’ordine del giorno della riunione, il tema della non autosufficienza per l’area anziani, con particolare riferimento alla programmazione e fabbisogni a fronte della evoluzione del quadro dell’invecchiamento della popolazione residente a Vicenza e loro bisogni assistenziali.

E ancora, si chiede di svolgere una analisi delle Impegnative di Residenzialità e adeguamento del loro valore economico. Focus sui Centri di Servizio Residenziali e semiresidenziali e sulla necessità, in essi, di personale sanitario e socio-sanitario.

I motivi della richiesta sono precisati dal consigliere Giovanni Rolando del Partito Democratico.

“Serve una ricognizione attenta dei bisogni per l’integrazione socio-sanitaria. A Vicenza i non autosufficienti possono contare su tre Centri diurni. Il Riabilitativo Villa Rota Barbieri con 34 posti disponibili e trasporto persone a carico di Ipark. Oggi risultano ospitati una ventina di persone al giorno e il trasporto delle persone avviene a carico dei familiari. Gli altri due Centri Diurni, il Bachelet e il Trento, risultano ancora chiusi.

Soprattutto – aggiunge Rolando – servono interventi a sostegno delle famiglie per sostenere la quota sanitaria di accesso al servizio residenziale. Sempre più si fa riferimento a maggiorazione delle rette a carico delle famiglie da parte del presidente del CdA Ipab e di Uripa: anche di 400 euro mensili. A fronte di 1.800-2.300 euro attualmente sulle spalle dei familiari.

Bisogna poi tenere conto degli effetti sopravvenuti a causa della pandemia e della carenza di personale medico e infermieristico sanitario e socio sanitario.
Infine – conclude il consigliere comunale -, in considerazione dei processi di invecchiamento intervenuti, il 25% delle persone residenti a Vicenza supera i 65 anni. Il 42% delle persone vive da solo”.