Olimpiadi Milano-Cortina, cabinovia Apollonio–Socrepes: Cappelletti (M5S) porta il caso in Parlamento e chiede chiarezza urgente

109
Rendering cabinovia Apollonio Socrepes
Rendering cabinovia Apollonio–Socrepes

La recente instabilità del territorio, evidenziata dalle frane in Veneto—tra cui quelle che hanno colpito anche pericolosamente la zona olimpica di Cortina—riporta al centro il dibattito sulla sicurezza delle grandi opere. In questo contesto si inserisce il caso della cabinovia Apollonio Socrepes, al centro di crescenti contestazioni da parte di cittadini, associazioni e attivisti ambientali.

“In un’area già segnata da rischi idrogeologici, lanciare un’opera di questo tipo senza garanzie di stabilità è una follia,” dichiara Enrico Cappelletti, deputato del M5S e firmatario dell’interrogazione depositata oggi in Parlamento. L’infrastruttura, prevista per i Giochi invernali di Milano–Cortina 2026, è stata più volte definita a “rischio frana elevato” dagli esperti e dall’Autorità di Bacino (europaverdeveneto.it).

La mobilitazione locale non si è fatta attendere: il Comitato civico di Cortina parla di “violenza al territorio” e di “sfregio ambientale” (ildolomiti.it), mentre Legambiente assegna al progetto la “bandiera nera” per il suo grave impatto (vocidicortina.it). Anche le aziende specializzate avvertono difficoltà: tempi ristretti, gare andate deserte e mancanza di certezze tecniche sono segnali preoccupanti (ilnordest.it).

Ma il nodo principale per Cappelletti è politico-normativo: il Ministro Salvini, attraverso le competenti strutture del MIT, deve chiarire urgentemente se sia stato adeguatamente valutato il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), se i rischi siano stati considerati correttamente e quali garanzie di sicurezza e responsabilità siano previste per residenti e utenti finali.

Il deputato M5S sollecita in Parlamento (consulta l’interrogazione: https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/04200&ramo=CAMERA&leg=19:

  1. Se lo Stato e Regione dispongano di analisi tecniche indipendenti a supporto della sicurezza dei piloni installati su terreno franoso.
  2. Se sia stata prevista una copertura assicurativa, responsabile civilmente in capo ai proponenti per eventuali danni da dissesto.
  3. Se il governo intenda sospendere l’iter fino ai chiarimenti richiesti.

Con interrogazione e attenzione parlamentare ora il percorso da flash-mob e tribunali locali approda a Roma. E il conto alla rovescia verso Milano–Cortina entra in una fase decisiva: per evitare che la cabinovia Apollonio–Socrepes diventi l’ennesimo regalo male architettato alla montagna, serve più trasparenza e controlli seri. E che chi ha promesso sicurezza non resti solo a prometterla.