Orologio ottocentesco di San Giuliano a Vicenza ritrova splendore: restauro programmato

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Nell’ambito dei lavori per il restauro e il miglioramento sismico del campanile della Xhiesa di San Giuliano a Vicenza, è stato smontato l’orologio ottocentesco, di Scuola veneta, rinvenuto in prossimità di uno dei soppalchi interni del campanile.

Per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori in questa particolare fase del cantiere, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Vicenza, Cristiano Spiller, si è recato in sopralluogo nella chiesa, una delle 14 di proprietà comunale, insieme al consigliere comunale Raffaele Colombara, che ha raccolto la soddisfazione per i lavori e il ritrovamento da parte dell’ampia comunità che frequenta la chiesa di San Giuliano, collegata internamente all’istituto Salvi, e il direttore dei lavori architetto Anna Bianca Compostella.

“Oggi – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller – le maestranze hanno smontato e portato a terra questo complesso ingranaggio che serviva sia per far suonare le campane del campanile sia per muovere l’insolito orologio posizionato in una parete all’interno della chiesa, forse perché la torre campanaria, molto arretrata rispetto alla strada, non poteva essere vista dai fedeli. Il meccanismo sarà trasportato nel laboratorio di una ditta specializzata per il restauro. Volontà dell’amministrazione è collocarlo in una teca all’interno della chiesa, a memoria della sua particolare funzione”.

I lavori di consolidamento statico e recupero conservativo del campanile della chiesa di San Giuliano, alto circa 36 metri, erano attesi dal 2015, quando si sono manifestate delle fessurazioni nella struttura che hanno comportato anche dei distaccamenti di alcuni elementi.

Il campanile in questi mesi è oggetto di un intervento di restauro, di messa in sicurezza e di consolidamento dal valore complessivo di 365 mila euro. Il progetto, redatto nel 2018, ha richiesto uno stanziamento aggiuntivo di 100 mila euro, licenziato a fine 2023, per far fronte all’aumento dei prezzi della materie prime.

L’intervento prevede il rifacimento dei ballatoi in legno del campanile, adeguatamente collegati alla muratura mediante angolari in acciaio lungo il perimetro delle murature interne. Vengono ricostruite anche le scale interne e consolidati gli elementi lapidei e i laterizi esterni che si sono deteriorati nel tempo. La superficie esterna sarà trattata con un protettivo finale per garantire la conservazione nel tempo delle murature. Saranno inoltre rifatti completamente l’impianto elettrico e di illuminazione dell’edificio religioso.

Attualmente è in fase di ultimazione una modifica contrattuale che si concentrerà sul consolidamento della cella campanaria e del tamburo e riguarderà anche il rinnovamento del sistema di movimentazione delle campane, con l’installazione di nuovi motori lineari che consentiranno il mantenimento della doppia funzionalità del sistema (manuale ed elettrico) e movimenti più dolci che, a lungo termine, preserveranno la struttura muraria.

Un ulteriore intervento dovrà riguardare la cuspide del campanile che, una volta installati i ponteggi, ha mostrato le sue criticità che richiederanno il reperimento di specifiche risorse economiche.

Notizie storiche

Chiesa e campanile di San Giuliano e l’annesso convento, oggi sede dell’Istituto Salvi, costituiscono un complesso storico architettonico risalente al Seicento. San Giuliano era tra i più importanti ospitali per mendicanti e pellegrini situati nei dintorni della città. Rimasto fuori della cinta di mura fatta costruire dagli Scaligeri nel 1365 cessò di funzionare intorno alla metà del XV secolo. Con i padri Minimi la chiesa venne ricostruita e ampliata nella metà del 1684; nel 1666, iniziò la costruzione del convento. Nel 1805 divenne ospedale militare. Dopo la soppressione delle congregazioni religiose del 1866, nel 1867 il Comune di Vicenza rientrò in possesso del convento e della chiesa e di tutti gli arredi sacri.