Veneto: insediato l’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne

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Ieri, venerdì 13 giugno 2025, a Palazzo Ferro Fini, si è ufficialmente insediato l’Osservatorio regionale del Veneto sulla violenza contro le donne, istituito con la Legge Regionale n. 30 del 27 novembre 2024.

Questo organismo ha il compito di approfondire e comprendere le cause e le dinamiche che alimentano la cultura in cui la donna è considerata oggetto di proprietà e vittima di violenza. L’obiettivo è offrire un punto di osservazione privilegiato su un fenomeno la cui gravità non è ancora stata completamente compresa.

La composizione dell’Osservatorio include il presidente onorario, Gino Cecchettin, padre di Giulia uccisa dall’ex fidanzato, e i componenti Angela Zambelli, Roberta Ruggeri, Mirko Balbo e Barbara Segatto, coordinati dalla dottoressa Rossana Ceci.

L’incarico di presidente onorario a Gino Cecchettin è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso 11 marzo. L’istituzione dell’Osservatorio nasce dalla riflessione che eventi di cronaca hanno contribuito a far emergere la necessità di contestualizzare la violenza contro le donne, un fenomeno spesso visto senza collegamenti con le trasformazioni sociali, culturali e di genere. Tra i suggerimenti emersi dai componenti, vi è la volontà di raccogliere i contributi dei volontari per garantire assistenza continua alle vittime e di sensibilizzare i bambini al rispetto per le donne, partendo dalle scuole dell’infanzia.

L’Osservatorio dovrà scegliere gli ambiti di azione immediata, individuando il perimetro in cui muoversi concretamente e avere il polso della situazione a livello regionale e nazionale.

Gino Cecchettin, presidente onorario dell’Osservatorio, ha ribadito la necessità di misurare e avere il polso esatto della situazione prima di agire per contrastare la violenza. Ha concluso sottolineando che è inaccettabile che le donne che denunciano trovino attorno a sé il “deserto”, e che meritano risposte chiare ed esaustive.

Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha sottolineato l’importanza dell’organismo per comprendere le dinamiche che alimentano la violenza, evidenziando come la sua creazione non sia stata solo un impulso emotivo.

Vanessa Camani, consigliera regionale, ha espresso emozione per la rapida concretizzazione di questa iniziativa, frutto di una sua proposta, e ha ribadito l’importanza di un punto di vista diverso sulla violenza per la società contemporanea. Ha aggiunto che serve comprendere cosa non abbia funzionato nella rete di protezione per individuare nuove azioni e che solo una grande alleanza può portare a un cambiamento.

Milena Cecchetto, consigliera regionale, ha evidenziato come per molte donne la felicità sia una conquista quotidiana e ha sottolineato la necessità di affermare il diritto al rispetto e alla volontà. Ha ribadito che l’Osservatorio è uno strumento voluto e pensato per le donne, per osservare e studiare le situazioni reali. La consigliera ha inoltre rimarcato che l’assegnazione della presidenza onoraria a Gino Cecchettin è un segnale forte e concreto, dimostrando che la battaglia per la dignità delle donne deve vedere gli uomini come alleati sinceri per un cambiamento culturale, affinché la donna sia amata e libera nelle sue scelte, senza paura di dire “no” o di cambiare la propria vita.