La Oto suona per popolo Ucraina: l’Orchestra del Teatro Olimpico mette a disposizione 400 biglietti gratuiti per il concerto di lunedì 7 marzo

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Oto per l'Ucraina
Oto per l'Ucraina

Anche la OTO, l’Orchestra del Teatro Olimpico, si mobilita per ciò che sta accadendo in terra ucraina. Lo fa con il suo linguaggio, ovvero quello della musica, mettendo a disposizione 400 biglietti gratuiti per il concerto in programma lunedì 7 marzo all’interno della stagione sinfonica ospitata al Teatro Comunale di Vicenza. All’iniziativa aderiscono il Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Videomedia e la Caritas Diocesana Vicentina.

Il programma del concerto abbraccia un arco di tempo di tre secoli. S’inizia con le Quattro Danze transilvane che il compositore ungherese Sándor Veress ultimò nel 1949, anno in cui scelse la via dell’esilio per non sottostare alla dittatura staliniana che dettava legge anche in campo culturale. Oggi Veress, scomparso nel 1992, è considerato una delle personalità musicali che hanno maggiormente marcato il Novecento europeo. A seguire il Concerto per violino e orchestra in Sol maggiore di Johann Michael Haydn, fratello minore del più famoso Joseph, ma non per questo personaggio di secondo piano del Settecento. Autore assai prolifico, Michael Haydn ha prodotto molta musica sacra – più di 360 lavori, soprattutto durante i 43 anni passati alla corte dell’arcivescovo Colloredo – e un gran numero di pezzi strumentali, fra i quali più di 40 sinfonie e 12 Concerti per strumento solista e orchestra).

Nella seconda parte del concerto ascolteremo la brillante Sinfonia n. 10 di Felix Mendelssohn, brano che l’enfant prodige di Amburgo compose nel 1823 quando aveva appena quattordici anni. In chiusura ancora un autore dell’Est – Béla Bartók, noto anche per le sue ricerche etno-musicologiche – con il Divertimento per archi datato 1939. Proprio in quel periodo anche Bartók fu costretto all’esilio volontario dalla natìa Ungheria: la sua tenace avversione nei confronti delle dittature e il pericolo che il suo Paese cadesse “nelle mani di ladri e assassini” lo indussero a trasferirsi negli Stati Uniti.

Barnabás Kelemen, protagonista del concerto di lunedì sera nella doppia veste di violino solista e di direttore della OTO, è un artista ungherese di ampie vedute e dotato di una tecnica fuori dal comune, doti che gli consentono di affrontare un repertorio vastissimo. Da anni il suo nome è in cartellone nei più importanti teatri del mondo sia in recital che nel ruolo di solista con orchestre come la BBC Symphony Orchestra, la London Symphony, la Budapest Festival Orchestra, la NDR Radiophilharmonie di Hannover, l’Orchestra Nazionale dell’Estonia e la Hong Kong Philharmonic Orchestra. Kelemen suona uno stupendo violino italiano Guarneri del Gesù “ex Dénes Kovács” messogli a disposizione dal governo ungherese.

Tutti i posti non occupati dagli abbonati alla stagione sinfonica della OTO saranno distribuiti gratuitamente. Gli ingressi si possono prenotare sul sito del Teatro Comunale (www.tcvi.it) oppure ritirare di persona presso la sede dell’Orchestra in Vicolo Cieco Retrone 24 (tel. 0444 326598 – segreteria@orchestraolimpico.it) nelle mattinate di sabato 5, domenica 6 e lunedì 7 marzo dalle ore 10 alle 13.

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Fonti: La Oto suona per il popolo ucraino, Comune di Vicenza