Morti sul lavoro in Veneto, Rifondazione Comunista: “Un’emergenza ancora senza risposte. Basta piangere, ci vogliono interventi decisi”

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Troppi morti sul lavoro in Veneto: un dramma che ha avuto l’ennesima conferma nelle statistiche aggiornate a settembre 2025, che vedono una crescita notevole del numero di vittime rispetto al 2024 (ne abbiamo parlato qui). Rifondazione Comunista del Veneto, che non a caso nel simbolo elettorale delle prossime Regionali ha aggiunto le parole “Pace Salute Lavoro”, sul tema continua a tenere alta l’attenzione e ha diffuso oggi un comunicato dai toni allarmati e decisi: “Mentre imperversa il dibattito sulle zone rosse, sulla sicurezza, animato da una destra che si dimentica di governare l’Italia e la regione Veneto, nei luoghi di lavoro è una strage continua. Ieri sono morti quattro operai, oggi in provincia di Rovigo un altro giovane ha perso la vita cadendo in un silos da una decina di metri di altezza. Questa è la vera emergenza a cui non viene data nessuna risposta se non chiacchiere e provvedimenti privi di sostanza”.

Sicuramente, continua il testo di Rifondazione, la magistratura farà le indagini su ogni episodio, ma è chiaro che “si muore sul lavoro per cause molte precise e ben note: la precarizzazione del lavoro, il ricatto del salario che non basta mai, la diffusione del sistema degli appalti, il profitto che viene anteposto alla sicurezza e alla vita delle lavoratrici e lavoratori”.

Secondo Rifondazione bisogna intervenire al più presto: “Non possiamo continuare a contare i nostri morti. Bisogna smantellare il sistema degli appalti e lo scarico di responsabilità che ne deriva, vanno abrogate le leggi che producono precarietà e sottopongono chi lavora al ricatto dei padroni. Va introdotto il reato di omicidio sul lavoro nei casi di grave e accertata responsabilità delle aziende. Siamo stufi di sentire il pianto dei coccodrilli. Se si vuole veramente spezzare questa micidiale catena bisogna agire con coerenza e determinazione. Contro questa strage è ora di bloccare tutto!”