Padova vuole cambiare targa

335

Dopo le recenti sconfitte del Partito Democratico sia alle elezioni politiche sia a quelle amministrative a Vicenza, nel web, che è specchio, piaccia o non piaccia, degli umori di molte decine di migliaia di persone, per non dire milioni, stanno sempre più comparendo analisi e soprattutto dileggi del partito che ha sempre rivendicato a se stesso una superiorità di intelligenza, capacità culturale, dimensione etica, secondo quanto aveva indicato Enrico Berlinguer nel suo celebre intervento, e perfino di capacità estetica, nonché di autentica e precisa solidarietà umana sia a livello nazionale che internazionale. 

Come ben dimostrato dalla sua centenario storia, soprattutto a partire dalla rivoluzione d’ottobre e dalle sue conquiste, che furono proposte in Italia da Antonio Gramsci e soprattutto da Palmiro Togliatti, Giuseppe Longo ecc. fino ad arrivare a Matteo Renzi che con chiara onestà promise di dimettersi nel caso in cui avesse perso il referendum, non aveva letto il Sulla bugia di Sant’Agostino.
Ora di là delle segnalate virtù del Partito Democratico, ribadite ad ogni piè sospinto, il fatto che si usi l’ironia, il dileggio e talora pure la satira, è un segno preoccupante dei tempi che segnala quasi che contro i vinti si può fare di tutto. Anzi proprio perché sconfitti, chiunque può permettersi di porre in cattiva luce proprio un partito che ha sempre dimostrato di essere capace prima di lotta, terminata con la celebre frase di Enrico Berlinguer del 1981, poi di governo che ha raggiunto il suo apice con quello denominato Napolitano-Renzi che tanto ha dato, dopo il buon governo di Mario Monti, all’Italia.
Certo la satira politica, ricordiamoci de “Il male“e di “Cuore” (in origine giornale per Bambini dei Socialisti negli anni 1920/21), ossia quando in Italia la satira era satira, è talora buona cosa, anzi diventa stimolo a fare meglio: al proposito come non ricordare la foto di Aldo Moro Prigioniero che si scusa per non vestire “Marzotto”.
Ma bisogna avere il coraggio di dire che ormai il troppo stroppia, e che non è un gran bene la continua pubblicazione a mezzo web, Youtube compreso, di dileggi verso il Partito dei migliori in politica.
La favola deve finire e pertanto si chiede che vi sia maggiore serietà, proprio quella che il Partito democratico usa verso gli avversari, sempre rispettati e sempre avvertiti con serenità di qualche loro errore.
Insomma, basta con le offese verso chi mai ha offeso e mai ha negato agli avversari un po’ di intelligenza, di bontà e perfino di gusto estetico. Dobbiamo essere più civili ed imparare proprio da coloro che sempre hanno praticato e con serietà il rispetto dell’avversario, che quando esagerava andava raffreddato in comodi soggiorni in Siberia.
Il Sileno

P.S. A proposito di satira pare proprio che Padova voglia cambiare la sua sigla di targa: voglio cambiare PD avrebbe detto… 

Articolo precedentePassa il tempo ma l’opposizione a Vicenza chiude gli occhi su se stessa
Articolo successivoIn Veltroni la corruzione del pensiero e della politica: quando si sono messi insieme bianco e rosso non è nato il rosa del socialismo riformista, ma un sbiadito rosé
Italo Francesco Baldo
Italo Francesco Baldo nato a Rovereto, residente a Vicenza è stato ordinario di Storia e Filosofia nel Liceo Classico "A.Pigafetta" di Vicenza.Si è laureato con una tesi su Kant all’Università di Padova, ha collaborato con l'Istituto di Storia della Filosofia dell’Università di Padova, interessandosi all’umanesimo, alla filosofia kantiana, alla storiografia filosofica del Settecento e alla letteratura vicentina in particolare Giacomo Zanella e Antonio Fogazzaro Nel 1981 i suoi lavoro sono stati oggetto " di particolare menzione" nel Concorso al Premio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per il 1981 cfr. Rendiconto delle Adunanze solenni Accademia dei Lincei vol. VIII, fasc.5. ha collaborato con Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Il Tempo, La Domenica di Vicenza e Vicenzapiù Tra le diverse pubblicazioni ricordiamo La manualistica dopo Brucker, in Il secondo illuminismo e l'età kantiana, vol. III, Tomo II della Storia delle storie generali della filosofia, Antenore, Padova 1988, pp. 625-670. I. KANT, Primi principi metafisici della scienza della natura, Piovan Ed., Abano T. (Pd) 1989. Modelli di ragionamento, Roma, Aracne Erasmo Da Rotterdam, Pace e guerra, Salerno Editrice, Roma 2004 Lettere di un’amicizia, Vicenza, Editrice Veneta, 2011 "Dal fragor del Chiampo al cheto Astichello", Editrice Veneta, 2017 Introduzione a A. Fogazzaro, Saggio di protesta del veneto contro la pace di Villafranca, Vicenza, Editrice Veneta, 2011. Niccolò Cusano, De Pulchritudine, Vicenza, Editrice Veneta 2012. Testimoniare la croce. Introduzione a S. Edith Stein, Vicenza, Il Sileno, 2013.