Parco della Pace, botta e risposta tra Francesco Rucco e Leone Zilio

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Sulla situazione dei lavori al Parco della Pace è andato in scena oggi martedì 11 luglio un focoso botta e risposta tra l’ex sindaco e consigliere comunale Francesco Rucco e l’assessore Leone Zilio (deleghe a Parco della Pace, sport, grandi eventi). La replica di Zilio, che riportiamo sotto, è stata poi diffusa anche dal Comune di Vicenza Parco della Pace, Zilio:”Il consigliere Rucco dovrebbe chiedere lumi all’ex sindaco Rucco”. Qui tutti i comunicati ufficiali del Comune di Vicenza.

“I lavori per la parte verde del Parco della Pace sono ultimati – ha dichiarato Rucco – sono in corso i collaudi amministrativi. Un’amministrazione efficiente, fin dai primi giorni, avrebbe dovuto avviare una gestione transitoria dell’area ultimata, dando la possibilità ai cittadini di iniziare a vivere il Parco nelle aree naturalistiche”.

“E ciò in attesa della fine dei lavori che richiederà un piano di gestione più complesso. Come previsto contrattualmente, la manutenzione del verde rimarrà per alcuni anni a carico della ditta appaltatrice. Abbiamo ribadito che il Parco per vivere deve avere delle funzioni ben precise (aree sportive, parco giochi per famiglie, aree di ristoro ecc.). Altrimenti, si rischia di avere una “Cattedrale nel deserto”.

La replica sul Parco della Pace

“La verità è stata attestata – spiega invece Zilio – liberamente e in modo completo, dalla stampa che ha effettuato con noi un lungo sopralluogo dell’area, in una vera e propria operazione trasparenza che avevamo voluto fare perché i cittadini avessero contezza della situazione reale. I tecnici hanno confermato ciò che gli occhi e il buon senso già indicavano: che ci vorrà ancora del tempo per completare i lavori, e quindi per arrivare all’apertura in piena sicurezza. Per non parlare del ritardo più grave ereditato dai 5 anni dell’amministrazione Rucco, e cioè sul piano di gestione: tutto da costruire, perché non possiamo aprire un’area verde così grande – se anche fosse pronta – senza certezze su chi e come la gestirà”.

“Quanto al giardino centrale – conclude l’assessore – qui si è consumato il vero stravolgimento del progetto originario, con invenzioni di basso valore, che snaturano al ribasso il senso di questo parco che invece deve essere un attrattore straordinario. Stiamo lavorando, oltre che sul piano di gestione e il rapido completamento dei lavori, anche per capire in che misura potremo recuperare il vecchio progetto”.