
L’Associazione bassanese per il Rispetto Ambientale (Aria Bassanese) denuncia due gravi minacce per il Parco Sovracomunale Civiltà delle Rogge, che ricade nei comuni vicentini di Rosà, Cartigliano e Bassano del Grappa: l’installazione di un impianto agrivoltaico e la riproposizione della vecchia idea della Bretella Ovest.
L’ombra del mega impianto agrivoltaico sul Parco Sovracomunale Civiltà delle Rogge
La prima minaccia riguarda la possibilità di installare su ben 73,2 ettari nel cuore del parco un impianto agrivoltaico per la produzione di una potenza di 51.811,50 kWp, ottenuti da 79.710 moduli fotovoltaici da collocare su terreno agricolo. Il progetto prevede anche 18 cabine di trasformazione, 181 inverter e la necessità di installare un cavidotto di 3,3 chilometri che unirebbe l’impianto alla rete da Rosà a Tezze sul Brenta.
Il progetto è attualmente in valutazione nell’ufficio competente della Regione del Veneto e ha concluso la parte di verifica di completezza documentale. A breve sarà comunicata la data in cui l’azienda proponente presenterà il progetto al pubblico. Successivamente, proseguirà l’iter previsto e sarà possibile per cittadini ed enti presentare osservazioni.
“Naturalmente – spiegano da Aria Bassanese – siamo favorevoli alle fonti energetiche alternative al fossile, ma non quando si configurano come consumo di suolo, specialmente se coltivabile. Ci sono tetti a sufficienza per il fotovoltaico, specialmente quelli della miriade di capannoni del Veneto”, sottolineano gli attivisti.
Il ritorno della Bretella Ovest: un vecchio progetto riproposto
L’altra minaccia è la riproposizione della vecchia idea di Bretella Ovest che, nel progetto ipotizzato dal 2002 e poi stralciato nel 2010, andava a tagliare da Nord a Sud il Parco delle Rogge, insinuandosi su quella che poi è diventata la rotonda del ‘Centro Servizi SPV’, anch’esso costruito in pieno Parco, come il casello di Bassano Ovest e la circonvallazione con rotonda.
Gli attivisti affermano di aver sentito parlare del ritorno di questo vecchio progetto nel corso della campagna elettorale in corso. Altre dichiarazioni sull’opportunità di questa Bretella Ovest sono apparse in un documento della Sindaca del Comune di Rosà datato giugno 2025 allegato alla Pratica di Assoggettabilità alla VAS del progetto di nuova media struttura di vendita in Via Cristoforo Colombo a Bassano del Grappa, in riferimento all’aggravio di traffico che si paventa. “Ci chiediamo come possa la Sindaca, da un lato, dichiarare di voler proteggere il Parco e, dall’altro, riproporre una vecchia idea — per fortuna mai portata avanti in passato — che rischia di stravolgerne la natura stessa”, dicono gli ambientalisti.
Le richieste di Aria Bassanese
Queste sono quindi le richieste di Aria Bassanese: “Chiediamo che i tre Comuni prima, di concerto con Provincia e Regione in seguito, lavorino quanto prima istituendo dei tavoli comuni per il Parco.
Chiediamo inoltre ai Candidati alla carica di Consiglieri Regionali di esprimersi affinché i cittadini possano riconoscere chiaramente chi intende promuovere la sua conservazione e protezione e chi invece intende sacrificarlo in nome dell’ulteriore striscia di asfalto o di un impianto tecnologico che nulla ha a che fare col paesaggio agricolo tradizionale legato allo storico reticolo delle rogge, al suolo agricolo e all’equilibrio idrico e idrologico.
Sollecitiamo infine i cittadini a scegliere un Consiglio Regionale che sappia condurre il Veneto verso una vera difesa del territorio, del paesaggio storico veneto, dell’ambiente, e che non svenda il suo suolo, ancora salvo dalle massicce edificazioni avvenute negli ultimi decenni, agli interessi economici e alle speculazioni”.
Il Parco Sovracomunale Civiltà delle Rogge
Nelle ultime settimane i Consigli Comunali di Rosà, Cartigliano e Bassano del Grappa hanno deliberato all’unanimità degli importanti documenti che esternano la volontà di tutte e tre le amministrazioni verso la tutela del Parco Sovracomunale Civiltà delle Rogge, che si insedia nei terreni dei tre comuni per un’area di 2,5 kmq di cui 1,5 in comune di Rosà, 0,53 kmq in comune di Bassano e 0,45 kmq in comune di Cartigliano.
La volontà di tutelare il territorio, il paesaggio e la vocazione agricola dell’ampia area in un unico parco unitario per la sua valenza ambientale, naturale e storico culturale sotto l’egida di tre comuni è stata ribadita più volte nel corso degli anni ed ha trovato compiutezza con la sua istituzione tramite delibere Comunali (a partire dal 1996) e Regionali e il recepimento all’interno del PTC Provinciale e del PTC Regionale.







































