Park Cattaneo a San Felice, “Per una grande Vicenza”: una ciclabile che si scioglie, un cantiere dimenticato, un quartiere abbandonato

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Park Cattaneo (rendering)
Park Cattaneo (rendering)

La ciclabile che si scioglie al sole è solo la ciliegina, se così si può dire, sulla torta di un progetto che questa amministrazione non ha mai seguito con la dovuta determinazione – si legge nell’interrogazione sul Park Cattaneo a San Felice a firma di Raffaele Colombara,  Alessandra Marobin, Cristiano Spiller e Otello Dalla Rosa, Consiglieri comunali di “Per una Grande Vicenza” –. Lo specchio di una situazione di scarsa sicurezza, sporcizie e abbandono vissuti dai cittadini di una città minore.

Un’agonia senza fine; i lavori al Park Cattaneo sembrano voler accompagnare come un penoso sudario un’Amministrazione incapace di portare a termine persino opere come questa, già progettata e finanziata.

È di questi giorni la vicenda della pista ciclabile mal realizzata e da rifare.

Ma se ben guardiamo, questa della ciclabile che si scioglie al sole è solo la ciliegina, se così si può dire, sulla torta di un progetto che questa amministrazione non ha mai seguito con la dovuta determinazione.

Una torta che sta purtroppo uscendo bruciacchiata.

Questa vicenda determinerà un ulteriore sforamento nei tempi di realizzazione e nasconde, soprattutto, l’ennesimo ritardo di un cantiere che, dopo 4 anni, svariati rallentamenti e fermi, è desolatamente ancora da concludere.

Ricordiamo infatti che alla consegna del parcheggio mancherà ancora il parco, che originariamente doveva essere realizzata per primo. Oggi, anziché verde pubblico, ci sono solo montagne di terra. In ogni caso, il parco che verrà realizzato avrà una superficie inferiore a quanto progettato inizialmente. Non ancora chiare le dotazioni. Non saranno di sicuro rispettate le caratteristiche concordate originariamente col quartiere.

E poi il cantiere del parcheggio:

  • Polvere, vibrazioni, crepe nelle case.
  • Cittadini per anni in balia di maestranze spesso non controllate.

Non sappiamo se le scuse dell’assessore saranno sufficienti nelle cause che si preannunciano da parte dei residenti.

Tra le ultime varianti, una trovata rivoluzionaria: una gigantesca vasca di laminazione apparsa negli ultimi mesi, pugno in un occhio tra le case, mai realizzata altrove in mezzo alle abitazioni. Insieme all’impatto, vedremo i problemi di sicurezza, le zanzare, il riverbero ecc.

Insomma, un cantiere che è un po’ lo specchio del modo di amministrare proprio della Giunta Rucco: poca cura dei progetti, scarsa attenzione alle risorse, poco rispetto della vita dei cittadini; una città che si riduce al centro storico, mentre i quartieri sono abbandonati a se stessi.

Tutto ciò premesso,

SI CHIEDE

all’Amministrazione

    • Chi ha scelto il materiale da posare per la realizzazione della pista ciclabile?
    • Il materiale era conforme a quanto chiedeva il progetto?
    • Il materiale è stato posato correttamente? È stato posato nel tempo giusto e con le corrette condizioni atmosferiche?
    • Chi paga i danni?
    • L’ultima consegna, prevista a metà luglio, a quando slitterà?
  • Quale crono programma per il parco?

Raffaele Colombara   Alessandra Marobin Cristiano Spiller Otello Dalla Rosa   Consiglieri comunali “Per una Grande Vicenza”