Pd Veneto all’attacco: Manildo “smaschera” Stefani, allerta Pfas e stop a Valditara su educazione sessuale a scuola

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Il Partito Democratico (Pd) del Veneto alza il livello dello scontro politico, concentrando la propria azione su due fronti cruciali: la critica serrata al candidato del centrodestra Alberto Stefani in vista delle elezioni regionali e la denuncia delle emergenze ambientali e sociali, in primis la questione Pfas e l’educazione sessuale a scuola.

Manildo: “Stefani non è un nuovo vicino di casa, ma continuità”

Il candidato presidente del Veneto per la coalizione di centrosinistra, Giovanni Manildo, ha commentato duramente la presentazione della campagna elettorale di Alberto Stefani della Lega. Manildo smonta l’immagine di novità del leghista, definendolo non un “nuovo vicino di casa”, ma un amministratore che è stato per anni pienamente parte del sistema di potere che “governa la Regione da quindici anni”.

Manildo accusa Stefani di promettere oggi “le stesse cose che noi diciamo da sempre” – maggiore attenzione alla sanità, ai giovani, all’ambiente e alle famiglie – che sarebbero però proprio i temi che la Lega, in tutti questi anni, “ha ignorato o bocciato“. “Non puoi essere insieme la continuità e la discontinuità, l’erede e la rottura”, ha affermato Manildo, sottolineando che se questi settori necessitano di attenzione, significa che “sono stati trascurati” dalla stessa maggioranza che Stefani rappresenta.

Secondo Manildo, il Veneto ha bisogno di una “svolta vera, non di un restyling comunicativo”, e invita a guardare al futuro con una coalizione ampia e una proposta concreta dopo trent’anni di potere della stessa parte politica.

Emergenza Pfas: interrogazioni e richieste di chiarezza

La questione dei Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) rimane una priorità per il Partito Democratico. L’onorevole Rosanna Filippin ha depositato un’interrogazione al Ministro competente sulla questione Pfas dalla Pedemontana, denunciando che le rilevazioni ARPAV parlano di un superamento della soglia massima regionale di oltre venti volte tanto (2000 nanogrammi per litro contro un limite di 90). Filippin ha chiesto al Ministro di intervenire con urgenza per tutelare i cittadini e scongiurare la contaminazione delle falde acquifere, oltre a chiedere lumi sullo stato di avanzamento delle bonifiche del sito Miteni di Trissino.

Sullo stesso tema, la Consigliera regionale Chiara Luisetto attacca l’immobilismo della Regione sui fronti delle gallerie Spv e dello studio epidemiologico. Luisetto ha ricordato di aver denunciato la contaminazione da PFBA nelle aree adiacenti alle gallerie di Malo e Sant’Urbano della Superstrada Pedemontana Veneta e lamenta l’assenza di monitoraggi aggiuntivi o risposte ai sindaci. La consigliera definisce come “annunci da campagna elettorale” le promesse di uno studio epidemiologico sui Pfas, di cui “ancora non sappiamo tempi, modalità e popolazione coinvolta”.

Educazione sessuale: “Inaccettabile vietare a scuola”

Infine, il Partito Democratico si scaglia contro l’introduzione, voluta dal Ministro Giuseppe Valditara, del divieto di attività didattiche e progettuali sui temi della sessualità e dell’affettività nelle scuole secondarie di primo grado. L’onorevole Rosanna Filippin, la consigliera regionale Chiara Luisetto e la segretaria PD di Bassano del Grappa Maria di Pino hanno stigmatizzato con forza la condotta del Ministro.

Le tre esponenti del PD definiscono inaccettabile la scelta del Ministro, in un momento in cui “la violenza contro le donne è emergenza nazionale”. Bloccare l’educazione sessuale e affettiva, sostengono, va “contro tutti gli sforzi che centri antiviolenza, insegnanti e politica locale mettono in campo nel tentativo di arginare una drammatica spirale senza fine”. Le esponenti hanno concluso affermando che di visite sul territorio da parte di chi “sceglie di vietare l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole medie, possiamo tranquillamente farne a meno”.