
Il deputato veneto del MoVimento 5 Stelle Enrico Cappelletti torna a parlare di Pedemontana Veneta con una nota polemica a proposito dell’utilizzo o meno dei pedaggi autostradali per far quadrare i conti della Superstrada. “Oggi alla Camera – dichiara Cappelletti – siamo riusciti finalmente a chiarire qual è la procedura per l’impiego degli utili della società Concessioni Autostradali Venete S.p.A. (CAV).”

Sullo stesso argomento, lo scorso 16 luglio, l’esponente M5S aveva chiesto al Ministro Salvini se fosse “d’accordo o no col fatto che la Regione Veneto utilizzi i pedaggi autostradali come un bancomat, per coprire il buco gigantesco fatto con Pedemontana Veneta da Zaia e Galan, che ricordo è passata da 800 milioni delle prime previsione di spesa, alla folle, incredibile cifra di oltre 13 miliardi”. La risposta del Ministro secondo cui i pedaggi di CAV non si sarebbero mai potuti utilizzare a questo scopo risultava in aperto conflitto con quanto dichiarato dal Ministero delle Infrastrutture alla Regione (ne abbiamo parlato qui). “Ho presentato dunque oggi – continua il deputato – una nuova interrogazione a cui è venuta a rispondere la Sottosegretaria del Ministero per i Rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello, chiedendo a chi avremmo dovuto dare credito, al Ministro Salvini od al suo Ministero? La risposta della Sottosegretaria ha di fatto smentito quanto aveva dichiarato Salvini e affermato che, a certe condizioni, si può fare. Ma le risorse derivanti dalla eventuale concessione dell’autostrada A4, così come da CAV, dovrebbero essere impiegate per migliorare la viabilità, non per togliere le castagne dal fuoco ad un Presidente di Regione che è riuscito a realizzare un’opera pubblica moltiplicandone i costi per 16”.
Ma attenzione, incalza Cappelletti, è inaccettabile sostenere che l’opera potrà essere ripagata dai pedaggi, perché i flussi di traffico non saranno mai sufficienti e perché appare gravemente scorretto obbligare i cittadini veneti a pagare i pedaggi più cari d’Europa.
Il deputato ha poi ironizzato sull’apprezzamento da parte del Ministro Salvini per la Pedemontana Veneta: “Mi chiedo quale aspetto, relativo a quest’opera, gli sia tanto piaciuto di più: forse il mancato rispetto delle previsioni di spesa? Forse il fatto che la Convenzione economico-finanziaria fosse stata (ed avrebbe dovuto rimanere), segretata. O ancora, è piaciuto il fatto che la seconda galleria di Trissino, del tutto inutile perché allunga il percorso di PDV e ne alza notevolmente i costi, avrebbe potuto essere evitata semplicemente espropriando alcune aree di proprietà di un facoltoso imprenditore locale, ma non è stato fatto, perché – guarda caso – era anche un importantissimo finanziatore dei partiti al governo della regione?”
“Ritengo – conclude Cappelletti – che coprire il gigantesco disastro politico e finanziario di PDV, utilizzando le risorse provenienti dai pedaggi autostradali di CAV e/o in futuro di A4, risorse che dovrebbero essere utilizzate per mettere in sicurezza e per ammodernare la viabilità della nostra regione, sia una vergogna che grida vendetta in cielo ed in terra. Una vergogna avvalorata dal Governo e forse questo è l’unico aspetto che non ci sorprende affatto”.








































