Pegolotte di Cona (Ve), una piccola frazione tutta da ammirare. Con un “padre bonificatore” ormai dimenticato

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Il municipio a Pegolotte. Foto: Marta Cardini

Pegolotte è una piccola frazione del Comune di Cona in provincia di Venezia. E’ una suggestiva località di passaggio. Non si tratta di un vero e proprio borgo, ma quando si passa si rimane affascinati da alcuni edifici, dalla chiesa e dal palazzo municipale che è sito proprio in questa frazione. Delimitato a nord dal canale Rebosola, Pegolotte ospita gli uffici amministrativi, il municipio, l’asilo, le scuole e la biblioteca del comune.

La chiesa di Sant’Egidio

Sulla strada che attraversa la frazione si trova la chiesa di Sant’Egidio, parrocchia di Pegolotte, facente parte della diocesi di Padova nel vicariato del Piovese. Fino al 1913 fu un oratorio. Negli anni cinquanta del ‘900, il parroco don Mario Zanin invitò l’artista Adolfo Rollo a decorare la chiesa parrocchiale, e Rollo, rendendosi conto della struttura della chiesa e dei desideri del parroco, eseguì molte opere, tra cui il grande crocifisso, decorato da quattro immagini e l’altare, anch’esso molto decorato.

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La chiesa di S. Egidio a Pegolotte. Foto: Marta Cardini

Il municipio e il monumento a Cesare De Lotto

Il municipio è un affascinante edificio, di cui non si ha molte notizie. Di fronte spicca una statua dedicata a Cesare De Lotto, che fu chiamato “il redentore di Cona” in quanto idraulico e bonificatore delle acque stagnanti e paludose. Oggi quasi dimenticato, fu il primo pioniere in Italia della bonifica moderna. Le opere da lui intraprese e portate a termine dall’Adige all’Oltrepo furono decisive per l’avvento dell’agricoltura in molti paesi, che a lui devono il proprio benessere, primo fra tutti il Cavarzerano. Viene chiamato “il padre delle bonifiche venete e ferraresi”. Cesare De Lotto riuscì a bonificare Cona e Cavarzere, un tempo fatte di casoni di canne e fango.

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Il municipio di Cona con davanti il monumento a Cesare De Lotto. Foto: m.c.

Di origine cadorina, De Lotto era nato nel 1810, tempo di trapassi, nella parrocchia di S. Maria Formosa a Venezia, dove il padre era direttore di quella zecca. Laureato in matematiche, a Padova nel 1831, poco più che ventenne era già “ingegnere praticante governativo “, come allora si diceva. Aveva il pallino dell’idraulica e per questo, nel 1836, fu destinato a dirigere il reparto idraulico di Cavarzere sinistro. De Lotto morì nel 1864, a soli 54 anni. Nel giugno del 1910, il Re d’Italia, visitando le opere di bonifica del Ferrarese e contemplando un ritratto di De Lotto, lo chiamava “il papà delle bonifiche venete ferraresi “.

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Il monumento a Cesare De Lotto davanti il municipio di Cona a Pegolotte. Foto: m.c.

Nella frazione di Pegolotte ci sono poi edifici interessanti dal punto di vista architettonico da ammirare, che però non sono molto popolari o menzionati, forse perchè privati.

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Un bell’edificio nei pressi della chiesa di Pegolotte. Foto: m.c.