Pfas, impegno di Acque del Chiampo nella ricerca delle responsabilità. Oggi incontro in Procura di Vicenza da pm Barbara De Munari

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Acque del Chiampo S.p.a. è il gestore del servizio idrico integrato, investito per legge, ai sensi degli art.li 147 e seguenti del D.Lgs. 152/2006, di funzioni pubbliche di tutela della risorsa idrica. Spetta infatti al gestore l’obbligo di assicurare efficienza, affidabilità e sicurezza del servizio e la conseguente adozione delle pertinenti azioni di controllo e interdizione di eventi che possano pregiudicare lo svolgimento del servizio pubblico e la conservazione e tutela della risorsa idrica. L’Azienda ha perciò da tempo promosso iniziative, anche presso l’autorità giudiziaria, funzionali allo svolgimento dei propri compiti istituzionali.

In particolar modo sono state da suggerite interpretazioni giuridiche del grave evento di inquinamento da PFAS, tutte orientate nella prospettiva di promuovere le azioni di interdizione delle situazioni di danno e pericolo e favorire le iniziative di integrale riparazione e ripristino della risorsa ambientale compromessa.
Rientra in questa generale strategia, posta a tutela della collettività degli utenti, l’incontro odierno che Acque del Chiampo S.p.a. ha promosso con la Procura della Repubblica di Vicenza, nella persona del Sostituto Procuratore dott.ssa Barbara De Munari, allo scopo di illustrare all’Autorità inquirente gli approfondimenti tecnico giuridici cui il gestore ha dato corso e che intende ulteriormente sviluppare.
Infatti, anche in ragione dei più recenti sviluppi delle indagini, rispetto alle quali si è positivamente registrato un allineamento rispetto alle tesi e alla ricostruzione dei fatti che Acque del Chiampo S.p.a. aveva prospettato, il gestore del servizio idrico ha inteso oggi condividere con la Procura della Repubblica di Vicenza gli sforzi profusi non solo per assicurare ai cittadini un’acqua di qualità, ma soprattutto per mettere a fattor comune un inquadramento tecnico e giuridico dell’evento funzionale a promuovere più incisivamente l’attivazione concreta da parte del responsabile delle pertinenti azioni di tutela e ripristino, le uniche che consentono di non riversare poi sugli utenti gli eventuali extracosti di gestione della situazione.
A breve Acque del Chiampo S.p.a. formalizzerà quanto oggetto dell’odierno confronto in note scritte che farà pervenire alla Procura della Repubblica.
Incontro positivo” – commenta il Consigliere Delegato Andrea Pellizzari – “che conferma la bontà del lavoro che stiamo facendo a tutela della salute dei cittadini, della credibilità della nostra Società ed a protezione della risorsa idrica. I nostri azionisti (Arzignano, Chiampo, Brendola, Lonigo, Montecchio Maggiore, San Pietro Mussolino, Montorso, Nogarole, Altissimo e Crespadoro) ci avevano dato due priorità fin dal nostro insediamento avvenuto lo scorso giugno, emergenza PFAS e smaltimento dei fanghi. Manteniamo quindi la rotta nella ricerca delle responsabilità sul problema dei PFAS con impegno continuo ed attenzione costante

Acque del Chiampo SpA

(nella foto da sinistra il Direttore Generale di Acque del Chiampo Alberto Piccoli, il Consigliere Delegato Andrea Pellizzari e l’avvocato Marco Tonellotto, legale della Società nella vicenda PFAS