Pfas nei rubinetti di Creazzo? Viacqua precisa: qualità dell’acqua sotto costante controllo e valori sempre nei limiti di legge

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Il gestore Viacqua è intervenuto con una nota ufficiale sulla questione della presenza di Pfas nell’acqua potabile di alcuni comuni vicentini. Un tema che nella provincia berica non manca di suscitare preoccupazioni, tra caso Miteni e cantieri TAV, e che è tornato di attualità dopo la notizia della presenza di Pfas rilevata nelle acque potabili di Creazzo. La nota di Viacqua precisa: “La presenza di Pfas nell’acqua distribuita da Viacqua nel Comune di Creazzo, così come nei Comuni di Altavilla Vicentina, Sovizzo e Monteviale, è entro i limiti stabiliti dalle autorità competenti e molto vicina alla soglia di rilevabilità degli strumenti. Non ci sono elementi di preoccupazione. I controlli sono effettuati regolarmente e i dati sono a disposizione sul sito di Viacqua inserendo Comune e via nella pagina dedicata.”

Ogni anno, si legge ancora nel comunicato, la Società esegue “un programma dettagliato di controlli analitici sulla risorsa idrica prelevata e distribuita sull’intero territorio dei 67 Comuni vicentini serviti. Il piano di monitoraggio consente di verificare e controllare numerosi parametri chimici e microbiologici, lungo tutta la filiera di distribuzione dell’acqua: dalle fonti agli impianti di accumulo e potabilizzazione, dai serbatoi alle centrali di acquedotto, fino ai contatori delle utenze. Un lavoro che si compone di oltre 2.000 prelievi eseguiti in media e circa 120.000 parametri analizzati, un numero significativamente superiore al minimo richiesto dalla normativa. I campioni sono analizzati da laboratori certificati, sia interni che esterni appartenenti alla rete ViveracquaLAB. Anche le Autorità Sanitarie locali, tramite ARPAV, svolgono controlli indipendenti sui campioni prelevati sul territorio”.

E riguardo i Pfas, che tanto preoccupano i vicentini, nel 2025 Viacqua ha effettuato circa 600 prelievi, monitorando un totale di circa 15.000 parametri PFAS. Ad effettuare le analisi sono laboratori accreditati Accredia, con strumentazione di ultima generazione dedicata esclusivamente all’analisi di questi specifici composti nelle acque potabili. Nello specifico, per l’infrastruttura acquedottistica che alimenta il Comune di Creazzo, così come i Comuni di Altavilla Vicentina, Sovizzo e Monteviale, nel 2025 sono stati eseguiti circa 200 prelievi per un totale di oltre 5.000 parametri analizzati. “Gli esiti – ribadisce Viacqua – non hanno mai evidenziato superamenti dei limiti normativi, riscontrando l’assenza della maggior parte delle molecole PFAS e valori residuali di alcuni parametri ampiamente inferiori anche ai limiti più restrittivi previsti dalla Regione Veneto (DGR 1590/2017) e dal recente D.Lgs. 102/2025”.

Tutto bene dunque? In realtà delle discrepanze di sono: quest’estate Viacqua ha incontrato la Lista Civica di Creazzo per presentare i propri piani di controllo e prevenzione per le sostanze perfluoroalchiliche. Nell’occasione la lista civica ha trasmesso a Viacqua gli esiti di monitoraggi commissionati a laboratori esterni al fine di discutere e confrontare i risultati. Ebbene, per la maggior parte gli esiti analitici “confermano la quasi totale assenza di sostanze perfluoroalchiliche, così come rilevato da Viacqua negli ultimi 10 anni” ma alcune discrepanze, relative a campioni prelevati tra aprile e maggio 2025, “potranno essere oggetto di un prossimo incontro tecnico, finalizzato a confrontare le metodiche analitiche”.

Viacqua conclude la nota sottolineando l’impegno a sviluppare costantemente “azioni preventive per tutelare la qualità dell’acqua distribuita, tra cui attività gestionali, installazione di impianti di filtrazione e realizzazione di interconnessioni tra diversi sistemi acquedottistici, opere che permettono di utilizzare altre fonti di approvvigionamento in caso di eventuali criticità”. Il gestore ha poi ribadito il proprio impegno costante “per garantire la sicurezza e la qualità dell’acqua distribuita, ribadendo la trasparenza e la collaborazione con cittadini e Autorità Sanitarie locali”.