
Uno spazio di ascolto, accoglienza e supporto gratuito per tutte le donne che ne hanno bisogno: sarà questo il nuovo sportello antiviolenza di Pojana Maggiore, inaugurato questa mattina alla presenza dell’assessore alla Sanità e al sociale della Regione Veneto Manuela Lazarin. Si arricchisce così di un altro punto di riferimento qualificato la rete delle strutture regionali accreditate che si occupano di violenza contro le donne. Molto partecipata l’inaugurazione, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, alcuni consiglieri regionali, i rappresentanti istituzionali dei Comuni dell’area berica, delle Forze dell’ordine, delle associazioni di categoria e una nutrita rappresentanza di ‘Donna chiama Donna’, la realtà che gestirà il centro insieme alle sue volontarie.

L’assessore Lanzarin ha sottolineato come l’apertura del nuovo sportello di Pojana Maggiore renda ancora più capillare e diffusa la rete del Veneto: “Una rete partita dal basso – ha ricordato – grazie alla collaborazione delle associazioni e del Terzo settore, che con il tempo è cresciuta, arrivando a contare 25 Centri antiviolenza, 39 Case rifugio e 33 sportelli antiviolenza. Il risultato di un lavoro di squadra proficuo, in sinergia con il tavolo di coordinamento regionale, per rafforzare i servizi territoriali, frutto di una visione comune volta a intraprendere tutte le strade possibili per combattere quello che ormai è diventato un bollettino di guerra”. I numeri della violenza di genere, ha aggiunto ancora Lanzarin, sono in continua crescita: per quel che riguarda il Veneto si contano 7300 contatti e 3500 prese in carico, di cui 1500 passano dai Pronto soccorso. “Garantire presenza e ascolto sul territorio significa offrire ad ogni donna nuove possibilità di riscatto, sicurezza e dignità. Diventa allora fondamentale – ha concluso l’assessore – sostenere un progetto non solo culturale ed educativo, ma anche di rafforzamento dei servizi, di sensibilizzazione e formazione, a cui poi va aggiunto l’impegno per garantire alle donne vittime di violenza l’indipendenza abitativa ed economica”.