

Mezzi rotti, auto ferme, moto con chilometraggi da rottamazione. La fotografia scattata dal Sulpl, il sindacato autonomo della Polizia Locale, al parco mezzi in dotazione agli agenti vicentini è impietosa. E non è solo un problema logistico, ma un tema che chiama in causa in modo diretto la sicurezza, la dignità operativa degli agenti e – inevitabilmente – le scelte politiche dell’amministrazione, come denuncia in una nota Nicolò Naclerio, capogruppo di FdI in Consiglio Comunale e già consigliere delegato ai progetti per la sicurezza nella giunta Rucco.
Il Sulpl ha documentato con immagini e testimonianze lo stato attuale del parco veicoli, ritenuto inadeguato alle esigenze di una forza di Polizia chiamata a presidiare una città capoluogo di provincia. Alcuni mezzi sarebbero ormai inutilizzabili, altri richiederebbero costosi interventi di manutenzione, mentre gli acquisti di nuove dotazioni sarebbero al momento fermi al palo.

Eppure, come fa notare anche Nicolò Naclerio, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, le entrate legate alle attività della Polizia Locale – multe, controlli, servizi – non solo coprono le spese, ma superano le stime inserite in bilancio. Una macchina che produce milioni di euro l’anno, ma che viaggia su ruote traballanti.

La nota di Nicolò Naclerio (FdI):

“A fronte delle lamentele concrete della Polizia Locale, e nello specifico del Sulpl, circa le criticità del parco automezzi, ci si domanda perché un settore che produce milioni di euro di entrate per le casse comunali (più di quelle previste dalla stessa amministrazione), sia ridotto ad un livello tale da diventare un caso mediatico.
Sia costretto a dipendere da eventuali bandi regionali per poter dare operatività e dignità alla Polizia Locale stessa. Il valore che ogni amministrazione vuole dare al tema della sicurezza si misura, in primis, dando agli operatori garanzia di mezzi funzionanti ed adeguati, tutelando la sicurezza degli stessi.
Visto che il Sindaco ama particolarmente i video patinati, consigliamo di andare con il Sulpl a fare delle riprese nel parco automezzi della Polizia Locale, potrebbe accorgersi in che condizioni operano gli uomini che lui comanda. In alternativa, di invitare gli stessi agenti in Consiglio comunale per un’audizione.”
Un invito che suona come una provocazione, ma che mira a riportare al centro del dibattito un tema troppo spesso considerato tecnico o marginale: quello della sicurezza di chi è chiamato a garantirla. La richiesta è chiara: si dia ascolto agli agenti, si dia loro voce e strumenti adeguati, prima che l’efficienza (e la credibilità) del servizio collassi del tutto.